EMILIO SALGARI

EMILIO SALGARI

Emilio Carlo Giuseppe Maria Salgàri (Verona, 21 agosto 1862 – Torino, 25 aprile 1911) è stato uno scrittore italiano di romanzi d’avventura molto popolari.

Emilio Salgari; l’accento è sulla seconda sillaba, ma la pronuncia sdrucciola è ugualmente diffusa) è di certo il maggior scrittore italiano di avventure, ed è stato a lungo molto popolare tra i giovani, assieme al suo grande ‘rivale’ francese Jules Verne (1823-1905).
I ragazzi di oggi lo leggono meno, anche se conoscono attraverso il cinema e la televisione alcuni suoi celebri personaggi, come Sandokan.
A differenza di quanto ci si potrebbe immaginare, egli non conobbe personalmente l’avventura: in tutta la sua vita fece soltanto un viaggio nell’Adriatico, e da passeggero. Ma questa spinta in lui doveva pur esistere, perché per un po’ di tempo si fece chiamare ‘capitano’, fino al punto di sfidare a duello un tale che lo aveva preso in giro per questo. In ogni caso, egli trovò presto un surrogato al proprio desiderio di evasione, dedicandosi interamente alla composizione di novelle e romanzi, attività che lo tenne impegnato fino alla tragica conclusione della sua vita: egli infatti morì suicida.
Si è detto che la causa principale del suicidio è da imputarsi agli scarsi guadagni che gli furono passati dagli editori, nonostante il grande successo dei suoi numerosissimi libri; ma questo è vero solo in parte. È certamente vero, comunque, che egli condusse un’esistenza da autentico ‘forzato della penna’, impegnato a scrivere romanzo dietro romanzo, con un ritmo di produzione intensissimo.
Come abbiamo detto, Salgari non si mosse quasi mai. Ma, con la fantasia, egli viaggiò moltissimo: fu un instancabile lettore di manuali, atlanti, riviste geografiche, tutti strumenti dai quali attinse le informazioni che travasò a piene mani nei suoi racconti, facendo ampio sfoggio di citazioni tecniche e di colore ambientale. Egli si documentò sempre con cura: e se i suoi scritti contengono talvolta degli errori, la colpa non fu certo sua, ma delle fonti di cui si serviva.
Bisogna tuttavia pensare che verso la fine del secolo scorso le conoscenze geografiche non erano ancora progredite come al giorno d’oggi: le imprese degli esploratori avevano ancora il sapore di una grande conquista, paragonabile alla ‘conquista’ della Luna dei giorni nostri. Comunque, le storie di Salgari non vanno lette come fonte di informazione scientifica, ma come suggestiva fuga verso un mondo esotico, in cui trionfano il rigoglio della natura e la vita stessa nei suoi valori primordiali: ossia virtù e bassezza, ma soprattutto coraggio e viltà, le due autentiche molle dell’azione negli intrecci narrativi di questo autore.
Ma oltre ad appagare la sete di novità e di avventure del suo pubblico (composto in gran parte di giovani), Salgari seppe anche trasmettere qualcosa di più. In una cultura profondamente ‘eurocentrica’, cioè abituata a far ruotare il mondo intero attorno all’uomo europeo, che proprio in quegli anni si dedicava febbrilmente alla colonizzazione dell’Africa e dell’Asia, egli espresse sentimenti di ammirazione e di solidarietà per tutti gli uomini, al di là delle barriere di razza e di cultura. Molti dei suoi eroi, infatti, sono pellirosse o asiatici.
Salgari non si prese mai il tempo di limare e correggere i propri testi. Questo fa sì che, dal punto di vista dello stile, le sue opere siano tutt’altro che irreprensibili. Un tipico aspetto della sua scrittura è poi una certa insistenza eccessiva sui modi indefiniti del verbo: come il participio passato (“Presa una decisione, non era uomo da riflettere…”) e soprattutto il gerundio, usato con valore causale-esplicativo (“Insistendo però il giovane, finirono per ammetterlo al cospetto del principe”). Anche l’uso del trapassato prossimo è piuttosto disinvolto, visto che in varie occasioni esso viene utilizzato al posto del passato remoto, creando strani effetti sulla sequenza temporale.
Ma, come si è detto, non è per l’eccellenza dello stile che ancor oggi si legge questo autore, bensì per rivivere I’emozione che comunicano le sue avventure.
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Ciclo dei pirati della Malesia

I misteri della jungla nera, 1895
Gli strangolatori del Gange,1887
I pirati della Malesia, 1896
Le tigri di Mompracem, 1900
La tigre della Malesia, 1900
Le due tigri, 1904
Il Re del Mare, 1906
Alla conquista di un impero, 1907
Sandokan alla riscossa, 1907
La riconquista di Mompracem, 1908
Il bramino dell’Assam, 1911
La caduta di un impero, 1911
La rivincita di Yanez, 1913

Ciclo dei corsari delle Antille

l Corsaro Nero, 1898
La regina dei Caraibi, 1901
Jolanda, la figlia del Corsaro Nero, 1905
Il figlio del Corsaro Rosso, 1908
Gli ultimi filibustieri, 1908

Ciclo dei corsari delle Bermude

I corsari delle Bermude, 1909
La crociera della Tuonante, 1910
Straordinarie avventure di Testa di Pietra, 1915

Ciclo del Far West

Sulle frontiere del Far-West, 1908
La scotennatrice, 1909
Le selve ardenti, 1910

Cicli minori

I due marinai
Il tesoro del presidente del Paraguay, 1894
Il continente misterioso. Avventure nell’Australia, 1894
Il Fiore delle Perle
Le stragi delle Filippine, 1897
Il Fiore delle Perle, 1901
I figli dell’aria
I figli dell’aria, 1904
Il re dell’aria, 1907
Capitan Tempesta
Capitan Tempesta, 1905
Il leone di Damasco, 1910
Avventure in India
Il capitano della Djumna, 1897
La montagna di luce, 1902
La Perla Sanguinosa, 1905
Avventure africane
La favorita del Mahdi, 1887
I drammi della schiavitù, 1896
La Costa d’Avorio, 1898
Le caverne dei diamanti, 1899
Avventure straordinarie d’un marinaio in Africa, 1899
La montagna d’oro. Avventure nell’Africa centrale, 1901
La giraffa bianca, 1902
I predoni del Sahara, 1903
Le pantere di Algeri, 1903
Sull’Atlante, Firenze, 1907
I briganti del Riff, 1911
I predoni del gran deserto, 1911
Avventure in Russia
Gli orrori della Siberia, 1900
Le Aquile della steppa, 1907
Fantascienza
Le meraviglie del Duemila, 1907
Romanzi storici
Le figlie dei Faraoni, 1906
Cartagine in fiamme, 1908
Avventure in Persia
Il re della montagna. Romanzo persiano, 1895
Romanzi d’Oriente
La scimitarra di Budda, 1892
I naufragatori dell’Oregon, 1896
Le stragi della China. Grande romanzo di avventure nell’estremo Oriente, 1901
Il sotterraneo della morte, 1902
Sul mare delle perle. Il marajah di Jafnapatam, 1903
La città del re lebbroso, 1904
La gemma del fiume rosso, 1904
L’eroina di Port Arthur. Avventure russo-giapponesi,1904
Romanzi in Oceania
I pescatori di trepang, 1896
I Robinson italiani, 1896
Il tesoro della Montagna Azzurra, 1907
Romanzi di mare
I pescatori di balene, 1894
Un dramma nell’Oceano Pacifico, 1895
Attraverso l’Atlantico in pallone, 1896
Gli scorridori del mare, 1900
I solitari dell’Oceano, 1904
Romanzi del Far West
Il re della prateria, 1896
Il figlio del cacciatore d’orsi, 1899
Avventure fra le pelli-rosse, 1900
I minatori dell’Alaska, 1900
La Sovrana del Campo d’Oro, 1905
Romanzi tra i ghiacci
Al Polo Australe in velocipede, 1896
Nel paese dei ghiacci, 1896. (Comprende i racconti: I naufraghi dello Spitzberg e I cacciatori di foche della Baia di Baffin)
Al Polo Nord, 1898
La “Stella polare” ed il suo viaggio avventuroso, 1901
La Stella dell’Araucania, 1906
Una sfida al Polo, 1909
Romanzi nelle Americhe
I naufraghi del Poplador, 1895
La città dell’oro, 1898
La capitana del Yucatan, 1899
L’uomo di fuoco, 1904
Duemila leghe sotto l’America, 1888
Romanzi in Italia
I naviganti della Meloria, 1902
Racconti
Tay-See, 1883
La rosa del Dong-Giang. Novella cocincinese, 1897
Le novelle marinaresche di Mastro Catrame 1894; riedito come Il vascello maledetto, Milano, Casa ed. Italiana, 1909
Le grandi pesche nei mari australi, 1904
I racconti della bibliotechina aurea illustrata (1900-1906)
Storie rosse, 1910 (contiene 15 capitoli tratti da altrettanti romanzi di Salgàri raccolti e ordinati da Achille Lanzi)
Autobiografia
La Bohème italiana; Una vendetta malese, 1909
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