CURARSI CON IL MANDORLO

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MANDORLO

Prunus amygdalus (L.) Stokes

Famiglia delle Rosacee

Fiori rosa

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La mandorla, secondo me, contiene tutta la dolcezza di questo mondo: il suo olio è insuperabile per lenire infiammazioni, scottature e… per il culetto irritato dei bambini!

Il mandorlo è originario dell’Asia centrale e da più di 35 secoli viene coltivato in Persia e in Cina. Fino all’anno 700 non era conosciuto in Italia; d’altronde, alcune regioni europee non avranno mai la fortuna di vederlo fiorire perché prospera solo sotto il caldo sole del meridione.
Ne esistono due varietà: una che da mandorle dolci e una che da mandorle amare ma, botanicamente, si tratta della stessa specie.
Prima di distinguere fra i due tipi di frutti, mi soffermo sui fiori: queste incantevoli roselline rosa pallido che deliziano intere regioni e che sono state così bene raffigurate dai maestri delle stampe cinesi, hanno innegabili virtù purgative e vermifughe. Mi ricordo ancora che, da bambino, quando eravamo afflitti da parassiti, nonna Sonia ce ne preparava spesso un infuso che dovevamo bere ogni due ore fino alla partenza degli indesiderati ospiti dell’intestino…
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Le mandorle amare, che contengono acido prussico (o cianidrico), sono un potente veleno e quindi non assumere assolutamente per via orale.
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Per via esterna, in cataplasmi e bagni, la polpa delle mandorle amare lenisce il dolore, particolarmente l’emicrania, le coliche renali ed epatiche, i reumatismi, l’acidità di stomaco e i dolori nevralgici. Una pasta preparata con questi frutti dà un ottimo sapone per quanti hanno la pelle delicata e un buonissimo deodorante naturale preferibile di gran lunga alle varie bombolette chimiche che ci avvelenano ogni giorno di più.
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Del mandorlo dai frutti dolci utilizziamo i frutti (guscio e mandorla), le foglie e la corteccia.
Le foglie e i gusci stimolano le funzioni del fegato e calmano la tosse.
La corteccia è anche un buon vermifugo, febbrifugo e diuretico.
La mandorla dolce, così deliziosa e nutriente mangiata come frutta, nei dolci, nei cioccolatini, non è sempre ben tollerata dagli stomaci delicati, ma per chi è in grado di digerirla rappresenta un formidabile concentrato di energia. Questo frutto serve anche a preparare Io sciroppo di mandorle (detto anche sciroppo d’orzata) al quale non attribuisco nessuna virtù curativa, e l’olio di mandorle dolci che acquisterete in farmacia.

L’olio di mandorle dolci è di colore giallo pallido e ha un sapore piacevole; lenisce le irritazioni dell’apparato digerente (dalla bocca fino all’intestino crasso), è abbastanza efficace contro bronchiti, disturbi dell’apparato urinario e lo raccomando particolarmente come vermifugo per i bambini in un decotto di altea e papavero con un po’ di miele e di tuorlo d’uovo. Per via esterna l’olio di mandorle dolci è efficace contro pruriti, scottature, risipola e infiammazioni superficiali.

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Raccolta 

(solo mandorle dolci)
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Se vivete in una località dove esistono mandorli, coglietene i fiori quando sono ancora in boccio (marzo-aprile), le foglie alla stessa epoca e raccogliete corteccia e frutti quando questi saranno maturi. In caso contrario, comperate fiori foglie e gusci in una buona erboristeria e procuratevi mandorle freschissime: diffidate dalle “confezioni moderne” (sacchetti di plastica, imballaggi sotto vuoto, ecc.) così pratiche ma così poco sane.

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Preparazione e impiego 

(solo mandorle dolci)
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INFUSO di fiori: per ogni tazza da 3 a 4 pizzichi di fiori secchi nell’acqua bollente. (Vermifugo: ripetete la dose fino all’espulsione completa dei parassiti, ma solamente ogni 2 ore.)
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TISANA di gusci: pestate un pugno di gusci e fateli bollire per un’ora. (2 tazze al giorno.)
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DECOTTO di foglie: una manciata di foglie fresche o secche per litro d’acqua; non abusate troppo di questo tipo di medicamento. (Una tazza al giorno.)
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DECOTTO di corteccia: usate, per questa preparazione, la seconda corteccia dell’albero; pestatene da 20 a 30 pizzichi per litro d’acqua. (Una tazza al giorno.)
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BAGNI ALLE MANI E PEDILUVI: prendete una manciata di foglie e di fiori e unitevi 20 pizzichi di gusci e di corteccia pestati per un catino d’acqua molto calda. (Diuretico, calmante della tosse, efficace contro la lebbre e i disturbi epatici. 2 bagni al giorno)
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LATTE DI MANDORLE: pestate una piccola manciata di mandorle dolci con altrettanto zucchero e sciogliete il tutto in un litro d’acqua distillata; bevetelo con sciroppo di violetta (contro le affezioni respiratorie), o con un decotto di lattuga (contro la lebbre).

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ERBE MEDICINALI – FITOTERAPIA

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ATTENZIONE: Tutte le notizie e curiosità contenute in questo pagina hanno esclusivamente scopo informativo e non intendono sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica.
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