RABARBARO
Rumex Officinale
In Cina l’azione terapeutica del rabarbaro soprattutto sul tratto gastrointestinale è conosciuta da millenni. La pianta fu importata nel bacino mediterraneo dai mercanti di sete orientali. Nel Seicento era la Russia ad avere il monopolio del commercio di questa pianta.
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BOTANICA – Il rabarbaro è una pianta appartenente alla famiglia delle Poligonacee che può raggiungere un’altezza di 2 metri. Ha foglie basali orbicolari e cuoriformi, mentre il fusto è eretto e ha all’estremità un’infiorescenza a pannocchia formata da fiori giallognoli. Le radici hanno un gusto particolare e colorano la saliva di giallo. Il loro profumo è dolce e leggermente inebriante.
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HABITAT – Il rabarbaro è originario degli altopiani della Cina del Nord e del Tibet dell’Est. A partire dal Settecento venne coltivato in Europa, soprattutto in Austria e nella Germania del Sud.
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PARTI UTILI – Per scopo terapeutico si utilizzano le radici della pianta di 6-10 anni. Esse vanno raccolte in autunno quando le foglie, ancora attaccate ai rami, iniziano a ingiallire.
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COMPOSIZIONE – Le radici di rabarbaro contengono composti di antranodi, che favoriscono l’evacuazione, e tannini, dall’azione antinfiammatoria e leggermente astringente. Assunta in piccole dosi la pianta provoca stipsi, mentre in quantità più elevate ha l’effetto contrario. Sono presenti, inoltre, pectine e amidi.
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INDICAZIONI TERAPEUTICHE – Il rabarbaro, grazie alle spiccate proprietà lassative, è indicato in caso di stipsi e soprattutto in caso di emorroidi o fistole anali perché, grazie alle sostanze in esso presenti, è in grado di ammorbidire le feci. I tannini contenuti leniscono le infiammazioni gastrointestinali. Impiegata per uso esterno, la pianta è efficace nella cura di infiammazioni della mucosa orale.
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APPLICAZIONI
INFUSO – Versate 150 ml d’acqua bollente su 1 cucchiaino raso di polvere di radice di rabarbaro, lasciate riposare 10 minuti, poi filtrate. In caso di stipsi ed emorroidi bevete 1 tazza di tisana la sera.
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TINTURA – In farmacia potete acquistare la tintura di rabarbaro. Per stimolare l’appetito e favorire la digestione assumetene qualche cucchiaino. Per favorire ancor più l’appetito unite in porti uguali la tintura di rabarbaro con quella di zenzero.
Assumetene 30 gocce con un po’ d’acqua 3 volte al giorno.
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PREPARATI IN COMMERCIO – In farmacia e in erboristeria potete acquistare prodotti a base di rabarbaro, da solo o in unione con altre piante officinali, da impiegare sia per uso interno sia per uso esterno in caso di stipsi e per lenire infiammazioni della mucosa orale.
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CONSIGLIO UTILE
Il rabarbaro, similmente alla senna, contiene isometilantrachinone, anche se in minori quantità. Non assumetelo per troppo tempo, perché il suo uso prolungato può provocare dipendenza e infiammazioni e irritazioni del retto.
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ERBE MEDICINALI – FITOTERAPIA
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