MADONNA DI MEDJUGORJE

MADONNA DI MEDJUGORJE

Medjugorje è un agglomerato di case in Bosnia Erzegovina non lontano dalla città di Mostar, dove si trova la sede del vescovado. Questo villaggio con la chiesa parrocchiale di San Giacomo è il più grande dei dintorni.

Il 24 giugno 1981, la SS. Vergine Maria, preceduta da uno splendore luminoso, fa la sua comparsa per la prima volta in questo luogo, destinato a diventare famoso come Lourdes e Fatima, a sei ragazzi e ragazze: Ivanka e Vicka Ivankovic, Mirjana Dragicevic, Ivan Dragicevic, Marija Pavlovic e Jakov Colo. La Madre di Dio ha scelto questi giovanissimi come suoi messaggeri per esortare gli uomini del mondo alla conversione, alla preghiera e al digiuno e chiede di essere chiamata Regina della pace.

La prima apparizione (24 giugno 1981, festa di san Giovanni Battista) – Ivanka Ivankovic e Miriana Dragicevic, rispettivamente di 15 e 16 anni, studentesse di ginnasio in vacanza a Bijakovici, salgono al Monte Križevac. Ivanka scorge improvvisamente uno splendore e poi stagliarsi una figura luminosa: è la Madonna! La Vergine appare sollevata dal suolo. Allora Ivanka esclama rivolta all’amica: “Guarda, la Madonna sulla montagna”, ma l’altra non vede nulla e ritornano a casa. Giunte nel paese raccontano l’accaduto agli altri amici. Ritornano al monte in sei. La prima è Ivanka che vede di nuovo la Madre di Dio, poi tutti gli altri. La Santa Vergine fa cenno di avvicinarsi, ma essi non osano farlo e non domandano neanche nulla, sono troppo emozionati, rincasano in fretta e spaventati. La Madonna aveva Gesù Bambino in braccio e l’aspetto di una donna giovane dalla bellezza soprannaturale.

Il giorno seguente (25 giugno) – Verso il tramonto i veggenti risalgono il monte per-recarsi sul luogo delle apparizioni. Al posto di due ragazzi si sono uniti agli altri Marija e il piccolo Jakov Colo, molto interessati alla vicenda narrata dagli amici. La notizia si diffonde e molte altre persone accorrono sul posto. 1 presenti si inginocchiano e recitano il santo Rosario con i ragazzi: il Credo, sette Padre Nostro, sette Ave Maria e Gloria. Tre lampi luminosissimi annunciano la venuta della Regina della pace.

I veggenti, che frattanto si erano alzati, si genuflettono di nuovo contemporaneamente e rivolgono alcune domande alla Regina. Vicka asperge la Madonna con l’acqua benedetta che ha portato con sé, dicendo: “Se sei la Madonna puoi restare con noi! Se non lo sei vattene!”.

La Madre di Dio sorride in segno di conferma. Ivanka chiede notizie della madre morta pochi mesi prima, la Vergine le risponde di non preoccuparsi: sta bene ed è con lei. Quando i ragazzi le chiedono se verrà di nuovo, dopo una risposta affermativa scompare. I presenti non vedono nulla, solo alcuni vedono una croce luminosa con i colori dell’iride splendere nel cielo stellato della notte.

Il terzo giorno (26 giugno) – I veggenti si recano sul luogo dell’apparizione e dopo un grande lampo luminoso la Regina appare. Le domandano perché continua ad apparire proprio a loro, piccoli e umili ragazzi; la Santa Vergine risponde che cerca non “i migliori”, ma i più fedeli per comunicare i suoi messaggi al mondo. I ragazzi chiedono umilmente a Maria un segno da mostrare agli altri. Ella sorridendo scompare. Sulla strada del ritorno, Marija a un tratto si allontana correndo e, di colpo, si blocca e vede Maria che piangendo dice: “Pace, pace, pace, riconciliatevi fra voi! Tra Dio e gli uomini dovrà dominare di nuovo la pace”.

Il quarto giorno (27 giugno)Maria SS. appare ai veggenti in questo giorno tre volte. Parla dei preti e dice: “La fede dei preti dovrebbe essere salda e così potrebbero rinforzare nella fede il popolo di Dio!”.

Quando Miriana e Jakov si lamentano che la gente li accusa di essere visionari e drogati, Maria li tranquillizza usando queste parole: “Figli miei, nel mondo esiste solo l’ingiustizia. Voi non dovete badare a quel che succede!”.

In queste apparizioni la Madonna indossa un lungo abito grigio che le copre anche i piedi ed è sollevata a circa 30 cm dal suolo su una piccola nuvola. Un velo bianco le copre il capo e scende fino a terra, una corona di stelle è sul suo capo, i suoi occhi sono azzurri più del cielo e sotto il velo sono visibili i riccioli, le guance rosa e la bocca piccola. Dimostra circa venti anni e parla con una voce melodiosa, che suona come una campana. Parla croato “ma bello”, come dicono i veggenti. Quando i ragazzi pregano Maria di apparire anche alla moltitudine, così risponde: “Beati quelli che pur non avendo visto crederanno!”.

Quando accadono questi eventi, padre Jozo Zovko era da più di sei mesi parroco di Medjugorje. Un sabato sera, di ritorno da un viaggio in Croazia dove guidava un gruppo religioso per gli esercizi spirituali, apprende la notizia delle apparizioni e subito vuole interrogare i ragazzi. In un primo tempo, si mostra scettico e riluttante ma poi, quando i veggenti saranno perseguitati dalla polizia, si schiera dalla loro parte, li protegge e li nasconde; in seguito riceverà anch’egli le apparizioni.
Il 17 agosto padre Jozo verrà arrestato e imprigionato.

Il quinto giorno (domenica 28 giugno) – I sei ragazzi vengono portati a Mostar per un esame medico. Tutti sono trovati in condizioni perfette fisiche e psicologiche, la sera stessa li riportano a casa. Alle sei di sera, raggiungono la collina. Sul luogo delle apparizioni sono già ad attenderli moltissime persone giunte da tutti i paesi vicini, circa 15.000 in preghiera. I veggenti pregano e cantano con i numerosissimi convenuti. In quest’apparizione la Santa Vergine Maria dice: “Il popolo deve aver fede e non timore!”.

I veggenti chiedono alla Vergine la guarigione del piccolo Danijel Setka, di tre anni, muto e paralitico dalla nascita. La Madonna risponde loro in questo modo: “Che i genitori di Danijel credano fermamente e sarà guarito!” (le condizioni del bambino in seguito miglioreranno).

La dottoressa Mulija Dzudza, che aveva dichiarato i ragazzi non affetti da turbe psichiche eli aveva riaccompagnati a casa, riceve un segno dell’apparizione e resta sgomenta. In questo stesso giorno avvengono molti miracoli.

Il settimo giorno (30 giugno) – Questa volta l’apparizione avviene a Cerno, un paese non distante da Medjugorje. Tutti i ragazzi, tranne Ivan, accettano l’invito di due assistenti sociali, che con la scusa di voler parlare con loro mirano ad allontanarli dal luogo delle apparizioni. Ma all’orario consueto l’apparizione avviene sotto gli occhi delle due assistenti sociali, venute apposta da Sarajevo: esse assistono sconcertate alla reazione dei ragazzi davanti all’evento miracoloso.

Le persecuzioni e le apparizioni nella chiesa – Siccome il tentativo di allontanare i ragazzi non ha funzionato, la milizia inizia a perseguitare i veggenti e le loro famiglie. Il passaggio sulla collina viene ostruito e posto sotto controllo dalla milizia rossa; i ragazzi si preparano a ricevere l’apparizione nella chiesa parrocchiale, aiutati dal parroco. Mentre quest’ultimo era in meditazione nella chiesa sente molto chiaramente una voce interiore, come se qualcuno fosse dinanzi a lui e gli parlasse: “Va’ fuori e prendi i ragazzi in custodia e proteggili”.

Da questo momento le apparizioni avranno luogo in diversi posti: nella chiesa, nella canonica, sul Monte Križevac, e in qualunque altro luogo si trovassero i veggenti, all’ora dell’apparizione quotidiana e anche in altri orari. In questo periodo solo cinque volte la Madonna non è apparsa agli appuntamenti.

Il 2 luglio padre Zovko celebra una santa Messa serale dove esorta tutti a un digiuno di tre giorni e alla preghiera. Tutte le comunità dei paesi vicini si riversano a Medjugorje per pregare, un nuovo impulso di fede si diffonde sempre più. La Madonna appare ai veggenti in chiesa.

Il contenuto dei messaggi – A Medjugorje si sono avuti numerosissimi messaggi e apparizioni. I teologi, i vescovi e i preti che paragonano la natura dei messaggi di Medjugorje con quella di Fatima e Lourdes restano sbalorditi perché è molto diversa.

Maria raccomanda spesso ai ragazzi: “Siate pazienti e perseveranti nella preghiera e nell’espiazione, tutto si svolge secondo i piani di Dio. Tutto avviene al tempo giusto…”.

In un’altra località dell’Erzegovina, i ragazzi domandano alla SS. Vergine, perché richiesto dal parroco locale, come mai sia in quel tempo così prodiga di apparizioni. La Madonna risponde: “Ma figli miei non avete notato che la fede inizia a spegnersi? Molti vengono in chiesa solo per abitudine. La fede bisogna svegliarla. Questi sono doni di Dio, se sarà necessario apparirò in ogni casa!”.

Intanto a Medjugorje avvengono alcune apparizioni “parallele”. Jelena Vasilj, nata nel 1971, ha la sua prima locuzione interiore (la bambina, a differenza degli altri veggenti, riceve le rivelazioni interiormente sotto forma di locuzioni che la istruiscono sulla via della santificazione). Un giorno, durante le lezioni a scuola, sente chiaramente voci interiori. Nel pomeriggio ne parla con suo padre e poi al frate Tomislaw Vlasic, il quale dopo aver esaminato attentamente il caso si convince dell’autenticità delle manifestazioni. Il 23 dicembre vede gli Angeli, dal 28 dicembre vede per la prima volta la Santa Vergine Maria; poi, quasi ogni giorno, per un certo tempo, la Madonna le appare, qualche volta anche insieme con Gesù. La bambina riceve molti messaggi della Santa Vergine.

Marijana Vasilj, di 10 anni, omonima e coetanea di Jelena, entrambe residenti a Medjugorje, ha il suo primo incontro con la Madonna che, tramite Jelena Vasilj, le dice che se persevererà nella preghiera otterrà il dono della locutio cordis, come la giovane amica. Dal venerdì santo del 1983 anch’ella riceve apparizioni di Maria, non sente i messaggi ma li vede interiormente. Le veggenti vengono guidate senza contrasti nel loro compito spirituale. Il 20 ottobre la Regina della pace chiede ai giovani di formare un gruppo di preghiera che si affidi completamente a lei, sia sul piano spirituale che per la scelta vocazionale. Il gruppo sarà guidato da Marija e Ivan. Un altro gruppo formato da circa quaranta persone graviterà attorno a Jelena e Marijana, con un ordinamento fisso da rispettare. Queste sono le disposizioni della Vergine.

I messaggi della Regina della pace contengono la predicazione celeste di sempre: pace e armonia, conversione, preghiera, digiuno. Per esempio dice: “La fede, è la fede che dovete coltivare con la preghiera per le povere anime e le anime del mondo”. “Come adesso coltivate le vostre vigne, come preparate la terra delle vostre campagne, così preparate anche i vostri cuori alla grazia divina”.

Poi ci sono i messaggi per i preti: “Fede costante, vegliate sulla fede del popolo”.

Infine ci sono “i segreti”, che contengono i futuri avvenimenti rivelabili a tempo debito, da non rivelare prima del tempo nemmeno ai preti e perfino neanche al papa. Ognuno dei sei veggenti riceve un proprio messaggio che si riferisce a egli stesso, alla Chiesa e a tutto il mondo, e riceve inoltre alcune profezie o alcuni particolari della vita di Maria. Sono sei misteri che saranno rivelati nei tempi stabiliti, quando l’umanità e le singole persone saranno mature per la comprensione.

Alcune volte i veggenti sono molto tristi perché vedono paurose catastrofi: chiedono allora alla Madonna la possibilità della sua misericordia per un’attenuazione di queste catastrofi. Ella risponde loro che queste sono provocate dall’uomo stesso, dalla sua volontà faustiana di potenza, dalla sete di potere smisurata, dalla schiavitù verso i sensi e dal calo della fede. Nella misura in cui gli uomini sapranno convertirsi, le catastrofi non avranno luogo.

I messaggi della Madonna ai veggenti di Medjugorje si estesero in brevissimo tempo in tutto il mondo.

I molti segni soprannaturali – Medjugorje richiama moltitudini di pellegrini, che accorrono per assistere all’opera di Maria; milioni hanno ricevuto la confessione e la comunione. Migliaia hanno ripreso a credere e hanno compartecipato alla santa Messa. Già una volta la Santa Vergine aveva detto: “Le manifestazioni vere durano nel tempo, le altre vengono dimenticate. Io mi manifesto quando mio Figlio lo desidera, il mondo dice che anche altre volte sono apparsa, ma alcune volte è frutto d’interesse o fantasia. La verità è a Lourdes, a Fatima, a Garabandal, a Medjugorje, a Roma!”.

A Medjugorje i preti prendono parte alle apparizioni fin dai primi fenomeni ed eseguono i messaggi della Madonna. Qui i divieti sono scarsi e non hanno la forza di quelli esercitati in altri luoghi dove vi furono apparizioni mariane. L’impeto della fede che ha spinto milioni di pellegrini ad accorrere in questo luogo ha lasciato fluire le manifestazioni e i fenomeni miracolosi che si sono susseguiti in questa terra. Le apparizioni sono avvenute, nonostante alcuni divieti e persecuzioni, sulla montagna, nella chiesa o nelle case dei veggenti, come anche nella parrocchia.

A testimoniare la validità di queste straordinarie apparizioni restano le numerosissime conversioni, i miracoli, le preghiere esaudite e le guarigioni miracolose con le migliaia di tabelle votive. Sono soprattutto le guarigioni miracolose che sono state esaminate dalle commissioni ecclesiastiche. Tutto però è ancora in discussione, la Chiesa non ha emesso ancora alcun giudizio.

Il 17 agosto 1981, il parroco Jozo Zovko viene arrestato e successivamente trasferito nella prigione di Foca con l’accusa di aver tenuto una predica sovversiva. Il sacerdote e condannato ad alcuni anni di reclusione.

Durante il processo a padre Jozo, per 30 minuti, molte persone vedono la croce di Križevac assumere l’aspetto di una colonna di luce, per poi trasformarsi nella sagoma di una donna luminosa. Il fenomeno si ripete per alcuni minuti.

Sulla montagna di Sipovac, che sovrasta Medjugorje, si erge la grande croce di 12 metri, in memoria della liberazione turca-mussulmana alla fine del diciannovesimo secolo. Questa grande croce in cemento sarà teatro di avvenimenti inconsueti. A quel tempo la montagna di Sipovac fu ribattezzata con il nome Križevac (che significa la montagna della croce). Molti segni soprannaturali di Medjugorje sono in relazione con questa croce, molti attestano di aver visto questa croce girarsi o illuminarsi per poi trasformarsi nella sagoma di una donna luminosa, assumendo le sembianze di Maria, per poi ritornare come prima.

Questo fenomeno si è manifestato per alcuni venerdì. Qualcuno ha fotografato la croce e sulla pellicola sono rimasti impressi anche i tratti di una figura femminile con un bambino (Maria con il Bambino Gesù).

All’inizio di luglio del 1981 viene vista da molta gente apparire in cielo, sul monte Križevac, una parola con lettere infuocate: MIR (pace). La Santa Vergine Maria aveva già annunciato una volta la comparsa di un grande “segno” che solo i veggenti conoscono nel profondo ma non possono rivelare.

Un altro fenomeno soprannaturale della presenza della Madre di Dio in questo luogo e in questo periodo è dimostrato dai racconti dei miliziani. Ivan Kozinas, uno di costoro, così racconta: “Ero di sentinella sul monte (Križevac). La gente giungeva verso la chiesa, io pure pregavo. D’improvviso è divampato un incendio (erano le 17.45 di un giorno dell’ottobre 1981). Sembrava fuoco, ma mi rendevo conto che non lo era perché non c’era fumo e non si sentiva il crepitio delle fiamme. Tutto è durato 12 minuti circa, poi il fuoco è sparito. lo mi sono inginocchiato e ho pregato. L’indomani abbiamo controllato tutto, ma non c’era traccia d’incendio, né cenere, né altro” (Dati raccolti da Miriana Vasilj Zuccarini).

Un giorno Vicka trovò nella cassa degli utensili del trattore, che usava spesso per il lavoro sui campi, due corone del Rosario antiche che non appartenevano a nessuno. Quando chiese a Maria quale fosse il significato di quella cosa, si sentì rispondere che era un suo dono per indurla alla preghiera.

René Laurentin, uno tra i più noti mariologi attuali, insieme con il medico prof. Henri Jòyeux (Montpellier) hanno esaminato le condizioni psicologiche dei veggenti durante le apparizioni e hanno potuto stabilire che tutti e sei i ragazzi avevano specifiche forme di estasi; fu comprovata anche una relativa insensibilità e mancanza di reazione verso le eccitazioni esterne.

Medjugorje è uno dei luoghi delle apparizioni tra i più studiati del mondo; il campo energetico qui riscontrato non può essere paragonato a quello degli altri luoghi in cui sono avvenute apparizioni mariane e non ha nulla di terreno. Ogni spiegazione razionale resta quindi indefinita. Il parapsicologo e neurologo jugoslavo dr. Ludvik Stopar è venuto anch’egli a questi risultati, constatando fenomeni parapsicologici che hanno origini trascendenti non manipolate dagli uomini.

L’atteggiamento della Chiesa in relazione ai fenomeni di Medjugorje – Moltissimi vescovi che erano presenti sul luogo delle apparizioni hanno mostrato un atteggiamento decisamente positivo sull’autenticità degli eventi miracolosi di Medjugorje. Per la Chiesa però costoro non sono sufficientemente competenti per avere un peso sul riconoscimento ecclesiastico. Anche molti teologi, che hanno visitato il posto e hanno constatato la veridicità delle apparizioni, si sono dichiarati favorevoli a un riconoscimento ecclesiastico. Il vescovo competente per Mostar, monsignor Pavao Zanic, ha introdotto l’11 gennaio 1982 una commissione d’indagine per esaminare i risultati ottenuti dalle ricerche compiute dagli studiosi. Non esiste però ancora una decisione definitiva da parte del Magistero della Chiesa sul riconoscimento dell’autenticità soprannaturale delle apparizioni mariane di Medjugorje.

A maggio 2019, Papa Francesco ha deciso di autorizzare i pellegrinaggi ufficialmente organizzati da diocesi e parrocchie. In ogni caso, l’autorizzazione papale non dev’essere interpretata come un’autenticazione degli avvenimenti di Medjugorje, i quali necessitano di ulteriore esame da parte della Chiesa.

Edizioni PIEMME

VEDI ANCHE . . .

MADONNA DI LOURDES

MADONNA DI FATIMA

MADONNA DI LORETO

MADONNA DI TOLEDO

MADONNINA DI CIVITAVECCHIA

MADONNA DI MEDJUGORJE

.