JONATHAN BUTTHAL – Il ragazzo in blu – Thomas Gainsborough

Jonathan Butthal – Il ragazzo in blu (1770)
Thomas Gainsborough
San Marino (California), Huntington Gallery
Olio su tela cm 178 x 122

Questo ritratto fu dipinto in polemica contrapposizione con il Thomas Lister (The Brown Boy) di Joshua Reynolds (1764). L’origine di questa polemica va ricercata nella diversa concezione dell’abito indossato dai soggetti. Reynolds, strenuo difensore del Classicismo, sostiene che l’abito deve essere antico, dal momento che l’impostazione della figura deve essere ‘classica’.
La polemica, quindi, si sposta sul costume ‘fantastico’ come contrapposto a quello ‘realistico’; e, mentre Reynolds rivendica la storicità del personaggio, Gainsborough ne rivendica il carattere di attualità. Anche la ragione che spinge i due pittori a sostenere tesi diverse in merito alla intonazione del quadro (bruna-calda per Reynolds e azzurra-fredda per Gainsborough) va ricercata nelle due diverse impostazioni poetiche di fondo: l’intonazione bruna è propria della pittura antica, caratterizzata dall’abbondante ossidazione delle vernici. Inoltre, Reynolds si era formato in Italia ed aveva studiato con particolare attenzione la pittura veneto-emiliana (Tiziano, Tintoretto, Correggio, Parmigianino, ecc.); un tipo di pittura che, a parte la normale ossidazione delle vernici usate in gran copia, favoriva di per sé l’intonazione calda (giallo, rosso, bruno).
Thomas Lister (The Brown Boy) Joshua Reynolds
Reynolds era costretto a ricorrere abbondantemente a vernici e velature dal momento che fissava gli appuntamenti ai suoi modelli da una settimana all’altra o, anche, ogni quindici giorni.
Gainsborough, invece, lavorava più rapidamente e poteva operare sulla pittura fresca.
I suoi colori prediletti erano gli azzurri, i celesti, i verdi: tutte tinte fredde che tendono a ‘contrapporsi’ laddove quelle calde tendono a ‘intonarsi’.
L’intonazione calda, dorata di Reynolds era quella tipica della pittura antica; Gainsborough, reagendo ad essa, intende contrapporre ad una ‘pittura da museo’ una’ pittura attuale’.
Sia Reynolds col suo Brown Boy, che Gainsborough, col suo Blue Boy, si rifanno al medesimo modello: un celebre ritratto di Antoon Van Dyck, padre riconosciuto di tutta la ritrattistica inglese; la polemica, quindi, si sposta sulla interpretazione della pittura di Van Dyck.
Reynolds ricollega, legittimamente, Van Dyck. alla pittura barocca italiana mentre Gainsborough lo colloca nella cultura fiammingo-francese e lo considera come il presupposto della ribellione di Watteau contro l’italianismo dilagante.
Cromatismo, dunque, contro tonalismo: pittura francese contro maniera italiana.
Il Blue Boy indossa un abito celeste-malachite che rende il soggetto luminosissimo: l’immagine, infatti, è più luminosa del cielo stesso. Non va dimenticato, peraltro, che nel 1782 Gainsborough tenterà di conciliare le proprie teorie con quelle di Reynolds, dipingendo il Master Nicholls, Il ragazzo in rosa.


Master Nicholls, Il ragazzo in rosa (1782 circa)
Thomas Gainsborough
Buckingham Shire, Waddesdon Manor
Olio su tela cm 180 x 125

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