LA SIGNORA SHERIDAN (Mrs. Sheridan) – Thomas Gainsborough

LA SIGNORA SHERIDAN (1783)
Thomas Gainsborough

Washington, National Gallery (collezione Mellon)
Olio su tela cm  216 x 149,5

Questo ritratto e quello della duchessa di Devonshire, entrambi databili intorno al 1781, rappresentano due punte eccezionali di quella ‘pittura di volti’ che occupò gli ultimi anni della vita dei Thomas Gainsborough.
Nella cospicua serie di ritratti degli anni ’80,  riuscì ad affrancare la propria capacità creativa dalle limitazioni imposte dalla fedeltà fisionomica al soggetto e strumentò la ritrattistica come eccellente veicolo per la sua fervida ed innovante fantasia. Proprio con riferimento a questa tardiva scoperta, sembra che in punto di morte Gainsborough abbia amaramente commentato di dover lasciare la vita proprio quando stava ‘cominciando’ a fare qualcosa di buono con la pittura.
Al diminuito interesse per i dati della rassomiglianza e alla conseguente elaborazione di una tipologia abbastanza generica fa riscontro un inedito ‘interesse’ per la storia, di tipo reynoldsiano, con citazioni prelevate dal contesto dell’antica tradizione europea dei Van Dyck e dei Watteau, rivissute in chiave drammatica e qualificatamente preromantica.
Si aggiunga che l’innovazione di Gainsborough si estende anche al problema della tecnica che in lui si manifesta con modalità assai più immediate, libere ed efficaci di quanto sia possibile reperire in Reynolds.
È certamente su questo terreno che si originano le celebri fancy pictures.
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Georgiana duchessa di Devonshire (1783)
Thomas Gainsborough
Washington, National Gallery (Collezione Mellon)
Olio su tela cm 234,5 x 145,5
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