MADRE DI PARTIGIANO – Gabriele Mucchi

MADRE DI PARTIGIANO (1964)

Olio su tela cm 74 x 97
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Il pittore ha dipinto una serie di tele

e  disegnato molti fogli sul tema della madre 

che trova il figlio partigiano morto e lo  copre con un sudario.

La stessa scena  ricorre in un quadro sulla morte di Pasolini. 

Sono moderne Pietà, nelle quali è  espressa 

anche la condanna dell’ingiustizia e della violenza.

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Gabriele Mucchi (Torino, 25 giugno 1899 – Milano, 10 maggio 2002) è stato un architetto e pittore italiano. Alla fine degli anni Cinquanta e tutti gli anni Sessanta continuò a perseguire gli obiettivi della pittura realista, documentando alcuni importanti fatti di cronaca con opere di denuncia, chiaramente schierate.  L’attività espositiva fu incessante tra la Germania e l’Italia, così come la sua attività di decoratore e illustratore, quest’ultima coronata nel 1967 dalla pubblicazione del Candido di Voltaire. Lungo tutti gli anni Ottanta e Novanta continuarono frequenti le mostre. Produsse molto, rimanendo ancora entro l’alveo del realismo, deciso a raccontare fino all’ultimo la verità della vita degli uomini. Nel 1994 dette alle stampe Le occasioni perdute. Memorie 1899-1993, una corposa autobiografia nella quale Mucchi non solo racconta di sé, ma tratteggia con precisione le maggiori esperienze artistiche della metà del XX secolo.

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