AMLETO – OFELIA – Dmitrij Shostakovich

OFELIA 
   

AMLETO 

Op. 116

Dmitrij Shostakovich

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Shostakovich scrisse due partiture musicali per l’Amleto di Shakespeare.
La prima fu composta in occasione di un allestimento teatrale del 1932, la seconda è invece la colonna sonora del film del 1964.
Il ballo al castello evoca un’allegria sfrenata, che richiama lo stile di Prokofiev, sebbene il suono della banda di ottoni ricordi piuttosto il terzo movimento della Sinfonia n. 4 di Tchaikovsky.
Ofelia è un toccante ritratto musicale che inizia con un assolo di violino, seguito da un’evocazione della pazzia di Ofelia, poi culminata nel suicidio, sulle note del clavicembalo e delle campane tubolari.
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Dmítrij Dmítrievič Shostakovich (San Pietroburgo, 25 settembre 1906 – Mosca, 9 agosto 1975) è stato un compositore e pianista sovietico. Ritenuto tra i più importanti compositori di scuola russa e, più in generale, della musica del Novecento, Shostakovich ebbe un travagliato rapporto con il governo sovietico: subì infatti due denunce ufficiali a causa delle sue composizioni (la prima nel 1936, la seconda nel 1948) e i suoi lavori furono periodicamente censurati. La sua totale riabilitazione avvenne solamente dopo la morte di Stalin, e culminò con la sua elezione al Consiglio supremo sovietico e con la sua nomina ad ambasciatore dell’URSS in importanti eventi culturali di tutto il mondo. Ricevette moltissimi riconoscimenti e titoli internazionali.
La produzione musicale di Shostakovich comprende quindici sinfonie, quindici quartetti per archi, sei concerti per strumento solista (due ciascuno per pianoforte, violino e violoncello), due trii per pianoforte, violino e violoncello, cinque sonate (violoncello, violino, viola e due per pianoforte, più una distrutta), oltre trenta colonne sonore di film e suite di esse, tre balletti e diverse opere teatrali, moltissime composizioni per orchestra (tra cui si citano l’Ouverture festiva, le diverse suite da balletto, il poema sinfonico Ottobre), per coro (come i cicli su testi di Michelangelo, Dolmatovskij, Puškin, Cvetaeva) e per entrambi (come l’Esecuzione di Stepan Razin e il Canto delle Foreste). Per pianoforte, Shostakovich ha anche composto due raccolte di brani: i 24 Preludi e i 24 Preludi e Fughe.
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