CURARSI CON L’EDERA TERRESTRE (Glechoma hederaceum)

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EDERA TERRESTRE

Glechoma hederaceum

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Se l’edera rampicante ama l’altezza, l’edera terrestre preferisce la posizione orizzontale; la prima scala tutti gli ostacoli che incontra e la seconda si accontenta di strisciare al livello delle formiche. Eppure le due specie hanno all’incirca le stesse proprietà. Pur non facendo parte della stessa famiglia (l’edera terrestre è cugina della salvia, della menta e della lavanda, vale a dire una labiata), esiste una certa somiglianza fra di loro per la forma delle foglie e, ancora di più, per le virtù terapeutiche.

L’edera terrestre ha il vantaggio di non essere mai tossica e pertanto la preferisco all’edera rampicante. È una pianta a lunghi ramoscelli striscianti, con foglie reniformi opposte.
Schiude i fiori viola chiaro o rosa lilla in maggio-giugno, vicino alle siepi, nei prati, nei frutteti; a parte il nome scientifico, la gente di campagna la battezza con i nomi più svariati.
Già ai tempi di Carlo Magno l’edera terrestre era citata in una specie di farmacopea intitolata: Rimedi contro tutte le febbri. Veniva usata per curare affezioni dei bronchi e dei polmoni, mali di testa, dolori al ventre, sbocchi di sangue, ferite ed emorragie interne. Ritengo l’edera terrestre uno dei semplici più utili.
Servitevi dell’edera terrestre come tonico. Ne trarrete grandi benefici, specialmente se il vostro stato di debolezza è imputabile a carenza di vitamine (la pianta è antiscorbutica, cioè ricca di vitamina C), o se la vostra mancanza di energia è dovuta a malanni dell’apparato respiratorio. L’asaro (altro nome con il quale è conosciuta) calma la tosse, libera i polmoni dalle mucosità e risolve gli attacchi di asma. È un’erba particolarmente indicata per i bambini. Inoltre, e non è cosa da poco, è diuretica e facilita il buon funzionamento dello stomaco e dell’intestino. Come l’edera rampicante, la adopereremo con successo per curare scottature, ascessi, ferite e ulcere. Lenisce le pene dei gottosi e dei reumatici.
Basterà utilizzate l’edera terrestre contemporaneamente: per via interna (per l’effetto diuretico disintossicante) e per via esterna (in cataplasmi, lozioni, ecc.).
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Raccolta

All’inizio dell’estate coglierete la pianta intera, le foglie e i fiori. Pulite bene dal terriccio le parti che avrete scelto e fatele essiccare rapidamente al sole o appese all’ombra in un locale asciutto. È essenziale preservare l’odore molto aromatico della pianta e pertanto si eviterà a qualsiasi costo l’umidità che la farebbe annerire e la priverebbe di tutte le sue virtù.
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EDERA TERRESTRE
Glechoma hederaceum L.
Famiglia delle Labiate
Fiori viola chiaro
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     Preparazione e impiego

INFUSO e DECOTTO – mettete da 10 a 2 pizzichi di fiori o di foglie in un litro d’acqua. (Da 2 a 3 tazze al giorno.)
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LATTE – mettete una piccola manciata di pianta fresca in un litro di latte fresco e fate bollire. (Contro i disturbi polmonari: da prendere la sera prima di dormire, molto calda. Per i bambini ridurre la dose di edera a una mezza manciata.)
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SUCCO FRESCO – spremete il succo di tutta la pianta fresca attraverso un telo e prendetene un mezzo bicchiere (un quarto di bicchiere per i bambini) in una tisana di borragine, di altea, di menta o di violetta.
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POLVERE di foglie secche – 2 pizzichi al giorno in una tisana.
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TISANA (uso esterno: impacchi, bagni locali, ecc.): misurate due manciate di pianta fresca o secco, per litro d’acqua.
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BAGNI ALLE MANI e PEDILUVI – misurate una o due manciate di pianta per litro d’acqua.
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CATAPLASMI (contro i dolori e contro la cellulite): usate le foglie e i fiori schiacciati, sia direttamente sulla pelle, sia mescolati a farina di lino.

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ERBE MEDICINALI – FITOTERAPIA

ABCDEFG – H – I – J – KLMNOPQRST – U – V – W – X – Y – Z

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ATTENZIONE: Tutte le notizie e curiosità contenute in questo pagina hanno esclusivamente scopo informativo e non intendono sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica.
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