CURARSI CON LA MENTA

LA MENTA

Gli arabi hanno un vero culto per la menta e non fosse che per questa ragione, sarei disposto ad abbracciare la fede islamica. Dalle misere casbe ai fantasmagorici palazzi incrostati di mosaici, non si respira che il profumo inebriante e sottile di quest’erba magica.

II più misero fellah come il più potente emiro non mancherà mai di avere addosso un mazzetto di menta: per il povero funge da antisettico perché gli allontana le mosche apportatrici d’infezioni (in virtù del contenuto di mentolo); per il gran signore serve da messaggero d’amore e da pegno d’amicizia.
Le qualità afrodisiache della menta sono state troppo decantate per poter essere messe in dubbio. La bella Sheherazade, dopo molte favole immaginifiche narrate al suo sultano, molto probabilmente si è salvata l’osso del collo in virtù di qualche tazza di profumato tè alla menta propinata al momento giusto, prima dell’alba e dopo avergli ammannito le storie di Aladino e di Sinbad il marinaio…
La menta ha mille usi: nel tè e nelle tisane (anche talvolta unita al tiglio), nelle salse (gli inglesi sono stati ingiustamente criticati per questa loro abitudine), negli aperitivi (secondo l’uso americano) e nelle insalate. Non c’è niente al mondo di più rinfrescante dei “rotolini primaverili” dei vietnamiti, o delle insalate di menta che preparano i cinesi.
Non disserterò sui caratteri botanici delle mente; è il loro profumo che le contraddistingue da tutte le altre erbe. Dirò solo che appartengono alla stessa famiglia della salvia, del timo, del serpillo, della melissa e di tanti alcuni tesori che ci offrono le Labiate.
Esistono diverse specie di mente che hanno però, più o meno, tutte le stesse virtù, sia pure in misure diverse.
La menta puleggio (Mentha aquatica) conosciuta sotto molti altri nomi volgari fra cui scacciapulci (per la sua virtù di allontanare questi insetti poco gradevoli), cresce soprattutto nei luoghi umidi, particolarmente nei prati allagati d’inverno.
I greci e i romani se ne cingevano il capo nelle cerimonie; se ne servivano anche per curare il morso dei serpenti, le punture d’insetti, coliche, tosse, vomito, disturbi genito-urinari, capogiri, mali di testa, impotenza sessuale e dolori mestruali.
Nel Medio Evo, i medici hanno cominciato a scoprire nuove virtù sorprendenti di questa pianta: la capacità di curare le febbri, stimolare lo stomaco e l’intestino, sedare l’isterismo, curare i disturbi della vista, ridurre i gonfiori, guarire l’itterizia e le malattie di petto e lenire qualsiasi dolore.
Come menta verde, in effetti, sono conosciute diverse specie selvatiche molto affini fra di loro, come la menta spigata e il mentastro.
Altre specie e altre varietà risultanti da ibridazioni sono oggetto di coltura in vari paesi: la menta rossa, la menta acquatica e altre ancora.
La menta piperita, o peperina o menta inglese, è probabilmente il risultato di un incrocio fra la menta acquatica e la menta verde. È la menta piperita che viene maggiormente usata al giorno d’oggi. È coltivata in tutto il mondo ed è l’erba aromatica più richiesta: per sua e nostra disgrazia, ammetto a malincuore, perché per ottenere delle belle piante i coltivatori la sottopongono a ben 10 o 12 irrorazioni chimiche all’anno che finiscono per farne un vero veleno!
In ogni modo non vi lasciate sgomentare da questa enumerazione di specie e di varietà: tutte le mente sono buone e benefiche e qualunque menta troverete allo stato selvatico o pianterete in giardino vi darà giovamento medicinale.
Le mente sono toniche: rivitalizzano tutti gli organi, nessuno escluso, e per questa ragione le raccomando ai bambini, agli anziani e ai convalescenti. In particolar modo sono amiche del cuore e dei nervi (che sostengono e calmano in virtù delle loro attività antispasmodiche).
 Sono anche alleate fedeli del sistema digerente: essendo stomachiche, favoriscono la digestione, curano i crampi, l’aerofagia, le flatulenze, la pesantezza, le nausee e le ulcere (nello stadio iniziale), sono carminative (agevolano l’evacuazione dei gas intestinali) e sostengono l’azione del fegato e del pancreas.
L’azione antispasmodica delle mente si rivela utile per lenire la tosse e le altre affezioni del sistema respiratorio (asma e bronchiti), le nevralgie, il nervosismo, l’insonnia, i tremori e gli stati angosciosi.
Le virtù diuretiche e febbrifughe ce le raccomandano nella cura di quasi tutte le malattie infettive, tanto più che queste doti si accompagnano a una notevole attività battericida e antisettica.
Le mente hanno importanti qualità anestetiche (il senso di freschezza che proviamo masticando menta è dovuto a un ‘addormentamento’ delle mucose della bocca). Da questo deriva la proprietà della menta di lenire, per uso esterno, contusioni, piaghe, infezioni, infiammazioni, dolori localizzati da reumatismi, gotta, ecc.

Gli sciacqui alla menta sono molto benefici per chi soffre di dolori alle gengive e dolori di denti, a parte il fatto che danno un alito purissimo.

Menta selvatica

Raccolta

Cogliete le foglie della menta, ed eventualmente i fiori, subito prima della fioritura, che può avvenire in epoche dell’anno molto diverse a seconda della specie e della zona dove le coglierete. Curate con molta attenzione le piante selvatiche che destinerete alla vostra piccola farmacia naturale: essiccate le foglie all’ombra: si conserveranno facilmente.
Il modo più semplice e sicuro di raccoglierla al momento giusto è quello di coltivarla in giardino. Preferisce il terreno friabile, fertile e relativamente umido; “la testa all’ombra e i piedi al fresco”: è così che cresce più rigogliosa.

Per acclimatarla basta che ne piantiate qualche stolone germogliato in primavera o in autunno; una buona innaffiata è necessaria per farla riprendere ma, dopo, la vostra cara menta potrà essere abbandonata a se stessa e tenderà forse anche a invadere il vostro giardino se non state attenti.

Menta piperita

Preparazione e impiego

INFUSO E DECOTTO: mettete 4 o 5 pizzichi di foglie e di fiori secchi o freschi in un litro d’acqua. (Una tazza al mattino di menta pura; una tazza alla sera di menta e tiglio.)
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DECOTTO per gargarismi (contro l’alito cattivo, il male alle gengive e di denti), per lozioni, impacchi, ecc.: misurate 10 pizzichi di foglie per litro d’acqua.
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BAGNI ALLE MANI E PEDILUVI: stesse proporzioni del decotto precedente.
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POLVERE di foglie (uso interno, come tonico degli organi, in caso d’urgenza): un pizzico dopo i pasti principali, nel latte, nel miele o preso con la frutta.
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VINO (uso esterno, contro gli spasmi interni): fate bollire un litro di vino rosso o bianco nel quale avrete messo una manciata di menta secca; massaggiate leggermente il ventre o il petto con un impacco imbevuto del liquido filtrato.
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ALCOOL ALLA MENTA: comperatelo in una buona erboristeria e non dimenticate che è il miglior rimedio contro le vertigini, le nausee, le emicranie, e il male da viaggio (automobile, aereo, barca).
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CARAMELLE ALLA MENTA: anche se lo zucchero che serve per la preparazione delle caramelle non sia un alimento particolarmente sano (né per i denti, né per lo stomaco, né per l’apparato circolatorio – senza parlare dei diabetici), una caramella alla menta, succhiata in tempo, può premunirai contro i piccoli malanni di tutti i giorni. (Mali di testa, ecc.)

Menta spicata (Menta romana)
Nota: Per infusione leggera la menta calma e assopisce il dolore.
A forti dosi (10 pizzichi per litro), usatela invece come tonico nervoso e stimolante dell’apparato digestivo.
Essa calma i mali di stomaco, le crisi di vomito o d’aerofagia.
Per mantenervi in forma fisicamente, vi raccomando questo infuso: 6 pizzichi di menta e 2 pizzichi di rosmarino per litro d’acqua.
Per combattere l’impotenza, la frigidità e favorire l’armonia coniugale, preparate il seguente infuso: 2 pizzichi di menta e 1 pizzico di santoreggia per una tazza d’acqua bollente.

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ERBE MEDICINALI – FITOTERAPIA

ABCDEFG – H – I – J – KLMNOPQRST – U – V – W – X – Y – Z

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ATTENZIONE: Tutte le notizie e curiosità contenute in questo pagina hanno esclusivamente scopo informativo e non intendono sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica.

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