FILIPPINO LIPPI – Vita e opere

Autoritratto nell’affresco Disputa di Simon Mago e Crocifissione di San Pietro (1481-1482)
Filippino Lippi (1457–1504)
Santa Maria del Carmine, Cappella Brancacci, Firenze

Filippo Lippi, detto Filippino Lippi per distinguerlo dal padre (Prato, 1457 – Firenze, 1504) è stato un pittore italiano del Rinascimento. Con le linee inquiete e il colorito a volte cupo della sua ultima opera, fu un precursore del manierismo italiano.

Filippino Lippi nacque a Prato intorno al 1457 dalla relazione illegittima tra il grande pittore, e frate, Filippo Lippi e la giovane monaca Lucrezia Buti. La scandalosa vicenda d’amore ci è stata tramandata dal Vasari nella vita di frate Filippo. Filippino fu allievo del padre e già nel 1469 è ricordato in alcuni pagamenti per gli affreschi lippeschi del Duomo di Spoleto assieme a Fra’ Diamante. Rimasto orfano nel medesimo anno, il giovane continuò il suo apprendistato nella bottega di Sandro Botticelli, di cui in seguito divenne collaboratore. All’inizio degli anni ’80 il pittore soggiornò per qualche tempo a Lucca, dove eseguì diversi lavori, fra cui la tavola con i Santi Girolamo, Rocco, Sebastiano ed Elena, e dove esercitò una viva impressione sulla scuola pittorica locale, di cui per molti anni costituì il principale punto di riferimento insieme al Ghirlandaio. Verso il 1485 l’artista fu chiamato a completare gli affreschi di Masaccio e Masolino (1425-1427) nella Cappella Brancacci al Carmine di Firenze, rimasti incompiuti nel registro inferiore. Del 1486 sono la Pala degli Otto (Firenze, Uffizi), e la Visione di San Bernardo della Badia Fiorentina. Le commissioni diventarono col tempo sempre più numerose e culminarono con il prestigioso incarico di decorare la cappella di Filippo Strozzi in Santa Maria Novella con Storie di San Giovanni Evangelista e di San Filippo, portate a termine dall’artista nel 1502. In questi affreschi Filippino inserì, e quindi diffuse a Firenze, un nuovo repertorio decorativo all’antica – le cosiddette “grottesche” – che aveva appreso durante il suo soggiorno romano degli anni 1488-1489. Fu il cardinale Carafa, dietro consiglio di Lorenzo il Magnifico, a chiamare l’artista fiorentino nella città papale per affrescare la sua cappella in Santa Maria Sopra Minerva. Filippino morì a Firenze nel 1504.

Disputa di Simon Mago e Crocifissione di San Pietro (1481-1482)
Filippino Lippi (1457–1504)
Affresco cm 230 x 598
Santa Maria del Carmine, Cappella Brancacci, Firenze

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