RENATO GUTTUSO – ARTE REALISTICA

FUCILAZIONE DI CAMPAGNA (1939)
Renato Guttuso (1911 – 1987)
Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma
Olio su tela cm 100 x 75 

Renato Guttuso: la necessità di un’arte realistica

Negli anni trenta in Italia alcuni artisti cominciarono a reagire al clima dominante, troppo legato al passato sia per i temi sia per lo stile, e proposero opere più direttamente partecipi dell’attualità e dipinte con una tecnica meno convenzionale. Tra questi il siciliano Renato Guttuso, all’anagrafe Aldo Renato Guttuso (Bagheria, 26 dicembre 1911 – Roma, 18 gennaio 1987), che allora viveva tra Roma e Milano, svolgendo un prezioso ruolo di collegamento fra gli artisti più giovani e anticonformisti della capitale e quelli che, nella metropoli lombarda, si riunivano nel raggruppamento di Corrente.

Già allora Guttuso era un artista impegnato: rifiutava la pittura astratta, senza alcun riferimento con il reale, che allora si stava diffondendo anche in Italia, in nome di un’arte capace di affrontare i più drammatici e importanti temi dell’attualità. Così nel 1937 dipinse una Fucilazione in campagna, nel ’41 una Crocifissione moderna che rifletteva il dramma della guerra e, terminato il conflitto, sostenne la necessità di un’arte realistica, considerata l’unica capace di contribuire alla soluzione dei concreti problemi della società. E fino alla morte, avvenuta nel 1987, Guttuso continuò a partecipare al dibattito del suo tempo, con le opere e gli scritti.
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L’occupazione delle terre incolte in Sicilia – Renato Guttuso
Un’opera che dimostro l’impegno politico di Guttuso, L’occupazione delle terre incolte in Sicilia, presentata alla Biennale di Venezia del 1950 in mezzo alle polemiche di chi rifiutava un’arte troppo legata all’attualità. Nella stessa sede Giuseppe Zigaina presentava tre tele dedicate ai braccianti del Friuli e Gabriele Mucchi una Legittima difesa in cui si vedevano degli operai reagire, davanti alla loro fabbrica, alle forze dell’ordine.
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Boogie-woogie – Renato Guttuso
L’occhio attento di Guttuso non trascura la condizione dei giovani, ne scruta le mode e i divertimenti, come si vede in questo Boogie-woogie.
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Crocifissione – Renato Guttuso
La famosa Crocifissione dipinta da Guttuso nel 1941, che suscitò molte polemiche per il trattamento ben poco convenzionale del tema sacro: lo stile risente soprattutto del linguaggio modernissimo di Guernica, che Picasso aveva dipinto qualche anno prima. In
particolare, la Crocifissione attualizza l’evento sacro, che si svolge sullo sfondo di un mondo disperato e sconvolto; come scrive Guttuso:
“Questo è tempo di guerra e di massacri: Abissinia, gas, forche, decapitazioni, Spagna, altrove. Voglio dipingere questo supplizio di Cristo come una scena d’oggi”.
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