GELSO BIANCO e GELSO NERO

GELSO BIANCO e GELSO NERO

Morus alba e Morus nigra

Il gelso bianco (Morus alba) si ritiene spontaneo in Estremo Oriente, ma per certo si sa solo che in Cina è coltivato da migliaia di anni. Dalla Cina gli imperatori cinesi lo avrebbero introdotto nel Turkestan e nell’India settentrionale, dove fu trovato spontaneizzato da molti viaggiatori tra i quali Marco Polo. Nel VI secolo fu portato da alcuni monaci a Costantinopoli, e successivamente giunse in Europa dove un poco alla volta sostituì il gelso nero (Morus nigra). Questo pare sia originario della Persia e diffuso da antichissima coltivazione nel bacino del Mediterraneo per i suoi frutti. Le due specie sono spesso accomunate sotto il nome comune di gelso o moro, o di “albero dalla chioma d’oro” in allusione al fatto che servono a produrre l’oro vegetale (la seta) in quanto rappresentano l’unico alimento del baco.

Con i frutti delle due specie si possono fare ottime marmellate; inoltre da essi si ricava uno sciroppo ricco di zuccheri, acido malico e acido citrico, che viene usato per le sue proprietà astringenti per gargarismi contro la infiammazioni della faringe; allo stesso scopo si usano le pasticche di moro, che producono anche un’azione emolliente.


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