SUSANNA E I VECCHIONI – TINTORETTO

Susanna e i vecchioni (1557) Tintoretto
Kuruthistoris Museum – Vienna
Olio su tela cm  145 x 193

Durante gli anni Cinquanta del Cinquecento, Tintoretto alterna dipinti di soggetto mitologico con l’incessante produzione di immagini religiose.
L’opera più affascinante di questo periodo è probabilmente la splendida Susanna e i vecchioni del Kunsthistorisches Museum di Vienna.
Accostandosi ai toni chiari e ai sereni soggetti della contemporanea pittura del Veronese, Tintoretto frena la consueta foga luministica, e per rischiarare il corpo purissimo della fanciulla sceglie un delicato chiarore che filtra tra le fronde di un giardino.
I due vecchioni che spiano la ragazza dalle estremità opposte di una spalliera di rose non turbano la serenità di un momento di sospesa poesia.
Degna di nota è l’accurata descrizione degli oggetti da toilette sciorinati sul prato da Susanna, e la minuziosa analisi dell’acconciatura.
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Pur trattandosi di un tema biblico, Tintoretto interpreta il soggetto in moda delicatamente elegiaco: la nostra attenzione non è certo concentrata sui due vecchioni, che fanno capolino alle estremità della siepe fiorita sulla sinistra, ma sul luminoso corpo della fiorente Susanna presso la fontana zampillante.
Gli oggetti da toilette della fanciulla sono stesi sul prato, e creano un capriccioso disordine: la luce naturale che filtra nel verde del giardino accresce il fascino di questo capolavoro.
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Autoritratto del Tintoretto (1548 circa)

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