AREAREA – Paul Gauguin

AREAREA (1892)
Paul Gauguin (1848-1903)
Museo d’Orsay, Parigi
Olio su tela cm 75 x 94

Questo dipinto, datato 1892, si colloca nell’ambito della grande decorazione murale. La scena è tratta dalla vita di ogni giorno e assume, attraverso l’astrazione stilistica, un aspetto da favola primitiva.
Due figure di donne tahitiane, sedute, occupano la parte centrale della composizione: una suona il flauto mentre l’altra dirige serenamente lo sguardo verso lo spettatore; nello sfondo altre donne sono colte nell’atto di portare offerte al dio dell’isola.
L’artista ci racconta la gioia di una vita semplice, in mezzo ad una natura rigogliosa che sulla tela è resa attraverso l’armonia dei colori e la sinteticità delle forme. La sensualità di quelle donne, così inconsapevoli della loro naturale bellezza sembra quasi rasserenare l’animo del pittore.
Gauguin stava maturando in questi anni trascorsi a Tahiti, dal 1891 al 1893, una nuova visione artistica. In questo periodo Gauguin consigliava all’amico Schuffenecker di non dipingere dal vero, perché l’arte “è un’astrazione che si compie sognando davanti alla natura”.
La vegetazione tropicale, le spiagge deserte, la violenza dell’oceano, le figure degli indigeni, l’esasperazione del colore, l’intensità della luce sono elementi che si raccordano poi nell’unità dell’opera, composta a piani distesi di colore.
Gauguin è preoccupato di non riuscire a rendere nei suoi quadri i toni brillanti di quel paradiso terrestre. Il pittore viene sedotto dall’arte dei Maori, da quelle sculture dalle forme elementari che, nella loro approssimazione, riuscivano a sprigionare la forza stessa della natura.

Il dipinto, firmato e datato “AREAREA, PAUL GAUGUIN 1892”, risulta nella vendita organizzata da Gauguin nel 1895 per finanziare la sua definitiva partenza per Tahiti; a causa dello scarso successo ottenuto dal quadro l’artista fu costretto a riacquistarlo.
L’opera è stata acquisita dal Governo francese nel 1961 grazie alla donazione di Frederic Lung. Dopo un passaggio al Jeu de Paume, oggi essa si trova al Museo d’Orsay.

Gauguin e le donne Maori

Paul Gauguin fu particolarmente affascinato dalle donne Maori: il loro essere immobili come statue, irrigidite in pose che contraddicevano le convenzioni accademiche del nudo classico, aveva eccitato il suo pensiero e i suoi sensi. Di loro Gauguin scriveva: “Le proporzioni del corpo distinguono la donna maori fra tutte le donne e spesso la confondono con l’uomo. È come una Diana cacciatrice, ma con le spalle larghe e il bacino stretto. Per quanto magro sia il braccio di una donna, essa ha l’ossatura poco visibile: è flessuoso e di una linea molto graziosa. La coscia è assai vigorosa, ma non larga e ciò la fa apparire molto rotonda (…) la pelle poi è di un giallo dorato”.

AUTORITRATTO (1885)
Paul Gauguin (1848-1903)
Kimbell Art Museum, Fort Worth, Texas
Olio su tela cm 65,2 × 54,3

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