CRISTO GIALLO – Paul Gauguin

CRISTO GIALLO (1889)
Paul Gauguin (1848-1903)
Albright-Knox Art Gallery, Buffalo
Olio su tela cm 92 x 73

Conosciuto anche come Cristo Giallo, questo dipinto fa parte di un gruppo di opere di Gauguin dedicate a episodi sacri come Cristo nell’orto degli ulivi e il Calvario bretone, realizzate nello stesso periodo. La crocifissione è ambientata in un paesaggio autunnale che si ispira a una zona realmente esistente in Bretagna tra le colline di Sainte-Marguerite presso Pont-Aven. I colori autunnali un po’ aciduli alludono alla morte, ma riflettono anche lo stato psicologico di Gauguin che in questo periodo si sentiva perseguitato a tal punto da identificarsi spesso con Gesù, come dimostrano alcuni autoritratti. La scena è percorsa da un profondo sentimento mistico di sapore quasi primitivo che emerge soprattutto dal disegno della figura di Cristo così emaciato, magro, dolente, sconfitto. È certo che il pittore si è ispirato ad una scultura del XVII secolo in legno policromo che si trova nella cappella di Trémalo, vicino Pont-Aven in Bretagna. L’attualizzazione della scena sacra mette in dubbio che le tre donne ai piedi della croce rappresentino le Tre Marie: più verosimilmente Gauguin volle dipingere tre bretoni mentre pregano il Cristo-pittore. La sagoma delle tre donne, ma soprattutto le caratteristiche stilistiche del quadro presentano legami con la Visione dopo il sermone, (Edimburgo, National Gallery of Scotland) dipinto da Gauguin l’anno precedente.
L’opera che segna il primo atto di autentico di stacco dall’Impressionismo, si ispirava agli insegnamenti di Emile Bernard, ma in particolar modo risente delle stampe giapponesi diffuse a Parigi: la stesura piatta del colore, il contorno scuro e l’esplicito simbolismo, caratteri questi che definiscono anche la pittura di Van Gogh.

Firmato in basso a destra “P. Gauguin 89”, il dipinto fu iniziato da Gauguin a Pont-Aven in primavera e concluso in inverno a Le Pouldu. Appartenuta in origine al pittore, l’opera passò a G. Fayet di Igny, e successivamente a Paul Rosemberg di Parigi. Dopo la confisca da parte dell’esercito tedesco durante la Seconda Guerra Mondiale, il quadro, restituito al Rosemberg, fu venduto alla Galleria di Buffalo il 22 luglio 1946.
Il quadro è stato ritoccato e pulito nel 1956.

Visione dopo il sermone (1888)
Paul Gauguin (1848-1903)
National Gallery of Scotland, Edimburgo
Olio su tela cm 73 x 92

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