Stefano di Giovanni di Consolo, SASSETTA – Vita e opere

Madonna dell’Umiltà (1445-50)
SASSETTA (1400 circa –1450)
Tempera su tavola cm 80,6 x 50,2
Metropolitan Museum of Art, New York

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Il Sassetta, pseudonimo di Stefano di Giovanni di Consolo (Cortona (?), 1400 circa – Siena, 1450) è stato un pittore italiano del Quattrocento. Nella prima metà del XV secolo fu uno degli artisti più importanti della scuola senese e appartiene allo stile tardo gotico, detto Gotico internazionale, che si sviluppò dalla miniatura.

Stefano di Giovanni di Consolo, meglio conosciuto con l’appellativo di Sassetta, nacque alla fine del XIV secolo probabilmente a
Cortona. La sua formazione avvenne a Siena nell’ambito dei maestri tardo gotici, ma guardando con attenzione anche alla grande pittura senese del Trecento, da Simone Martini a Pietro Lorenzetti.
Fra il 1423 e il 1426 l’artista attese alla sua prima importante commissione, la Pala dell’Arte della Lana per la chiesa di San Pellegrino a Siena. L’opera è oggi smembrata e divisa fra vari musei, frammenti importanti sono conservati nella Pinacoteca di Siena. Nel 1428 Sassetta è iscritto nel “Ruolo dei pittori senesi”.
Agli anni 1430-1432 risale la grande pala della Madonna della Neve, eseguita dal pittore per la Cappella di San Bonifacio nel duomo di Siena (oggi conservata a Firenze, Collezione Contini-Bonacossi, Palazzo Pitti). Intorno al 1435 l’artista realizzò il polittico per San Domenico a Cortona, ora nel Museo diocesano. Dal 1437 al 1444 il pittore lavorò all’immenso pentittico (polittico che consta di cinque tavole o pannelli), dipinto su due facce per la chiesa di San Francesco a Borgo San Sepolcro. L’opera è oggi smembrata e divisa tra vari musei. La faccia anteriore raffigurava la Madonna in trono (Parigi, Louvre) e Quattro Santi due dei
quali sono al Louvre, mentre altri due nella Collezione Berenson (Settignano, Firenze, Villa I Tatti).
Sassetta fu l’artista senese più aperto allo scambio di idee con i contemporanei artisti fiorentini, soprattutto con quei pittori come Domenico Veneziano, l’Angelico o Paolo Uccello, che interpretavano la prospettiva masaccesca privilegiando il rapporto tra luce e colore. L’artista morì a Siena il primo aprile del 1450, mentre affrescava gli Angeli musicanti nella Porta Romana.

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SAN FRANCESCO E IL LUPO DI GUBBIO – SASSETTA

Immagine di copertina:
Polittico di Borgo San Sepolcro, faccia anteriore
Madonna col Bambino e santi Antonio da Padova e Giovanni Evangelista (1437-44)
SASSETTA (1400 circa –1450)
Tempera e oro su legno di pioppo cm 207 x 118
Museo del Louvre, Parigi

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