ALLORO
Laurus nobilis
L’alloro dalle foglie verde cupo è un tipico elemento della macchia mediterranea; nel clima caldo ma non del tutto arido forma boschi a densa chioma. Di antichissima coltivazione, compare per la prima volta con il nome Laurus in Plauto nel 200 a.C. Plinio distingueva tre diversi lauri: il laurus delphica, il vero alloro.., il laurus cypria, il mirto.., e il laurus silvatica che era il viburno tino. Il valore simbolico del lauro è connesso con il culto di Apollo, apportatore di mali ma anche purificatore; probabilmente il simbolo di purificazione è legato alle proprietà aromatiche e antiputride della pianta. I poeti sono vati, vedono il futuro e sono accoliti di Apollo: ed ecco il lauro ornare la loro fronte ed essere all’origine delle parole baccellierato (da bacca lauri) e laurea. titoli conferiti a coloro che completano gli studi superiori. Le foglie, se strofinate, emanano un particolare profumo per la presenza di olio essenziale usato in profumeria e nei saponi; esse sono anche adoperate in cucina per preparare liquori, o come stimolante delle funzioni gastriche; la medicina popolare ne fa un infuso blandamente sedativo. Dal frutto si estrae un olio o burro di lauro, usato all’esterno come leggero rubefacente. Il suo olio serve nella terapia del sistema nervoso, mentre le sue proprietà lo rendono efficace come digestivo, come rimedio contro il raffreddore. Il decotto infine è usato contro il sudore dei piedi.
ERBE MEDICINALI – FITOTERAPIA
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INDICE DELLE MALATTIE E DELLE PIANTE PIÙ INDICATE PER CURARLE
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