LA COSTITUZIONE – DIRITTI E DOVERI

DIRITTI E DOVERI

Premessi i principi fondamentali, che sono alla base della vita della Repubblica, la Costituzione dedica molti articoli ai diritti e ai doveri dei cittadini nei confronti dello Stato. Abbiamo spesse volte parlato dei diritti e dei doveri degli uomini nei confronti della società umana, né dobbiamo aggiungere molto di nuovo a quelli che sono i concetti essenziali fin qui esposti, Ma vediamo come la Costituzione riconosce e protegge questi diritti e questi doveri. I diritti dell’uomo, nei suoi rapporti con la società, si distinguono in diritti civili e in diritti politici. I diritti civili sono quelli che la Costituzione definisce, con gli articoli che vanno dal n. 13 al n. 54: i primi di questi trattano delle varie libertà degli individui.

I diritti della libertà

L’articolo n. 13 afferma che la libertà personale è inviolabile. Cosi é inviolabile il domicilio (art. 14) per cui la forza pubblica non può penetrare in un’abitazione senza ordine del giudice. Senza ordine del giudice nessun funzionario dello State può leggere la nostra corrispondenza o intercettare le nostre telefonate (art. 15 ). Possiamo circolare liberamente in tutta Italia (art. 16); possiamo associarci (art. 18), seguire e professare la religione che più ci piace o non seguire alcuna religione (art. 19), possiamo parlare liberamente, scrivere e stampare quello che scriviamo (art. 21).

L’articolo 22 dice che ”nessuno può essere privato, per motivi politici, della capacità giuridica, della cittadinanza e del nome”. Durante la monarchia e la dittatura fascista coloro che si battevano per la liberta, venivano considerati fuori della legge: non erano più cittadini del loro paese, non potevano più invocare la legge in loro difesa, non avevano più la possibilità di lavorare, né di prendere parte in alcun modo alla vita del paese. È chiaro che, anche se queste persone non venivano chiuse in prigione o non venivano uccise, esse erano ugualmente costrette a vivere di elemosina o a morire di fame. Ora la nostra Costituzione impedisce in modo assoluto che questo possa verificarsi di nuovo. .

D’altra parte tutti questi articoli sulla libertà, a cui ho ora accennato, sono stati approvati proprio pensando che non dovrà mai più accadere tutto ciò che è accaduto nel ventennio fascista, con ogni arbitrio poliziesco, con la censura, con i tribunali speciali e con soprusi di ogni genere.
La nostra Costituzione e la nostra volontà sono le migliori garanzie contro ogni eventuale tentativo di sopraffazione o di attentato alle libertà umane.

Dall’art; 29 all’art. 34 la Costituzione si interessa della famiglia, della salute e della scuola. Della famiglia e della scuola abbiamo già ampiamente trattato in un’altra (Vedi scheda).

I diritti della salute

Ci vogliamo soffermare sull’art. 32: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”.
Ogni Comune oggi, in Italia, ha un suo ufficio di igiene che assolve una notevole quantità e varietà di mansioni. Ogni organizzazione, in questo campo, dipende dal ministero della Sanità, che sorveglia e discipline l’attività dei medici e dei farmacisti e organizza ogni assistenza sanitaria. Sappiamo tuttavia che il servizio sanitario italiano è assai criticabile sotto ogni punto di vista e che è lungi dal soddisfare le giuste esigenze della nostra popolazione. Non possiamo  qui parlare né della inefficienza di queste organizzazioni, né delle varie e numerose Mutue (servizio sanitario nazionale) che, mal funzionando, impongono da tempo al paese delle riforme veramente radicali.
Ma seppure è giusto preoccuparsi, anche in campo nazionale di prevenire e di curare le malattie, bisogna pensare che la salute di un popolo si difende anche sulla base del livello fisico generale e del tenore di vita dei suoi individui.
Per star bene ci vogliono case igieniche e confortevoli, alimentazione razionale e sufficiente, lavoro non eccessivo, adeguati periodi di riposo e di svago, esercizi sportivi ed anche quella serenità di spirito che solo la sicurezza del domani ci può dare! Solo in queste condizioni l’art. 32 può avere il suo giusto valore e le sue più concrete realizzazioni.

I DOVERI

Dovrei ora parlare dei doveri dei cittadini, ma mi sembra che nella mia trattazione abbia già molte volte parlato di questi in maniera aperta o per sottintesi, soprattutto perché, come sempre detto, non si possono rivendicare i diritti se non si sono assolti almeno i principali doveri.

Chi non conosce i più elementari doveri di ogni buon cittadino? Doveri a scuola, doveri a casa e nei confronti della famiglia; doveri nel lavoro. doveri verso lo Stato. Dovere é  ciò che si deve: ognuno sa che quando si trova a contrastare la liberta degli altri, si deve fermare, perché lì finiscono i limiti della sua libertà.

È un dovere avere un buon comportamento, rispettare la personalità degli altri, aver cura della propria salute, rispettare le autorità. È un dovere pagare le tasse secondo i propri redditi (art. 53). È un dovere difendere la propria patria in caso di necessità (art. 11). È un dovere di ognuno istruirsi e coltivare la propria intelligenza e la propria sensibilità, per partecipare dignitosamente alla vita civile e politica (art. 34).

I diritti sociali

Non ho parlato dei diritti sociali e politici, ma ho già ricordato che, nei principi fondamentali, l’art. 3 dichiarava e riconosceva il diritto di uguaglianza fra i cittadini. Da questo diritto di uguaglianza derivano logicamente una serie di diritti, tutti assai importanti sul piano sociale e politico, di cui tratterò nel capitolo successivo, parlando del lavoro nella Costituzione italiana.

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