EDUCAZIONE CIVICA – LA LIBERTÀ

LA LIBERTÀ

La partecipazione alla vita pubblica crea fra l’individuo e la società un rapporto che é l’ideale per la formazione del buon cittadino. Questi attraverso le varie forme di partecipazione alla vita sociale (la politica, il lavoro, l’arte) esprime la propria personalità, la propria volontà, le proprie capacità.
Tale partecipazione sarà effettiva solo se potrà esplicarsi in un regime democratico (letteralmente democrazia vuol dire ”governo di popolo”), perché solo in un governo democratico potranno essere garantiti al cittadino i cosiddetti “diritti di libertà”.
Parliamo dunque, prima di tutto della libertà, poiché questo é senz’altro il bene più grande dell’uomo.

Molte libertà . . . o una libertà?

Di quanta libertà potremmo apparentemente parlare! Libertà personale, inviolabilità del domicilio e della corrispondenza,. libertà di circolare liberamente, di associarsi, di leggere, di scrivere, di pubblicare quello che si vuole, di professare apertamente le proprie idee religiose, filosofiche, sociali, politiche ecc… ecc… ecc…

Ma la libertà in verità é un unico concetto. Intanto non dobbiamo confondere la libertà con la licenza. Essere liberi non significa poter fare tutto ciò che si vuole. Essere liberi significa poter esprimere la propria personalità ed essere nelle condizioni che gli altri la rispettino, significa essere nelle condizioni di rivendicare i propri diritti nel pieno e responsabile adempimento dei propri doveri.

Ogni libertà cessa laddove violerebbe e offenderebbe la libertà altrui. Questo vale non solo per i singoli individui, ma anche per i popoli: ogni popolo ha il diritto di essere libero e deve a sua volta rispettare e difendere, se necessario, la libertà degli altri popoli.

La libertà é una scelta

La libertà é una scelta e non sempre la più facile.
Immaginiamo per un attimo cosa accadrebbe in una famiglia o in un paese ove i vari membri facessero il proprio comodo. Sarebbe una vera anarchia! Sarebbe la distruzione della società stessa!

Senza però arrivare a questo, guardiamoci un po’ intorno, pensiamo a noi stessi e vediamo come ci comportiamo ogni giorno in famiglia, a scuola, sul lavoro; Arriviamo tardi senza un motivo plausibile, trasgrediamo le norme del traffico, non rispettiamo i divieti, calpestiamo o spingiamo i nostri vicini nel tram, o per andare a vedere uno spettacolo, o per fare la spesa in un negozio, pur di passare i primi, in tutti questi casi e in mille altri che capitano ogni giorno, noi non manifestiamo il nostro desiderio di libertà, ma l’insofferenza per il nostro prossimo e un profondo senso di indisciplina e di asocialità.

 La libertà è disciplina

La libertà è disciplina e si raggiunge con l’educazione, con la coscienza e con la maturità. È una conquista lenta e faticosa che ha inizio fin dai primissimi anni di vita, quando si imparano a rispettare le norme e le regole del vivere civile e a comprendere il senso delle quotidiane limitazioni imposte dalla convivenza. Ogni sacrificio della libertà individuale non è fine a se stesso, ma. mezzo per raggiungere un benessere ed una gioia più grande.

La libertà è democrazia

Ma se è vero che la libertà non é un concetto astratto dobbiamo aggiungere che la libertà non ha senso in un paese che non rispetti l’uguaglianza delle classi e delle razze, non ha senso in una società dove non vi sia lavoro per tutti, o dove gli uomini non abbiano la possibilità di godere tutti nello stesso modo dei beni della comunità. Che cosa significa la libertà per un povero disoccupato che non può provvedere al sostentamento della sua famiglia? Che cosa significa la libertà in quei paesi dove vigono ancora ingiuste discriminazioni razziali e dove le genti di colore sono costrette a vivere ai margini della società seppure non sono sfruttate in maniere disumana e vergognosa? Che cosa significa la libertà per quei paesi che ancora aggrediscono militarmente popolazioni inermi e indifese?
Non possiamo ancora dire che l’umanità, nel 2023, abbia compreso appieno ed abbia attuato i principi di umanità, fraternità e uguaglianza, proclamati fin dalla Rivoluzione francese e nemmeno purtroppo il principio cristiano della fraternità universale che dovrebbe almeno imporsi quale elemento fondamentale di ogni vera democrazia. _

È vero però che questi principi di liberta e di uguaglianza delle classi sociali di tutte le razze e di tutti i popoli del mondo sono già operanti in alcune nazioni, e che, per questi principi, in molti altri paesi grandi masse lottano per dar vita ad una società nuova, in cui la miseria, le ingiustizie, le prepotenze siano cancellate per sempre.

Questa sarà la società dove l’uomo potrà dirsi veramente e finalmente libero!

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