ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI

ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI

L’Italia, con questa sua Costituzione si presenta come un paese moderno e civile. Certamente fra i tanti articoli che abbiamo illustrato, uno dei più interessanti e il n. 11, contenuto nelle premesse: “L’Italia promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte ad assicurare la pace e la giustizia fra le Nazioni”.
In un mondo come il nostro, ancora tanto travagliato da guerre e conflitti di ogni genere si impone veramente una cooperazione internazionale che non sia a scopi di guerra come le alleanze, le coalizioni e le intese di cui la storia abbonda. Occorre sostituire all’azione diplomatica dei governi,  spesso tendente a creare situazioni politiche di tensione in forma di “guerra fredda”, la volontà dei popoli, soprattutto per distruggere quelle che sono le cause profonde della guerra: cioè la miseria, la ingiustizia, lo sfruttamento, il conformismo, la pigrizia, la paura.

L’O.N.U.

Mentre ancora durava la seconda guerra mondiale, per opera dei rappresentanti dei popoli che lottavano contro il nazifascismo, si creò l’O.N.U, o l’Organizzazione delle Nazioni Unite. È questo un organismo che comprende la quasi totalità degli Stati del mondo. La sua sede é a New York, in un grande palazzo appositamente costruito, il ”palazzo di vetro”.
Fu fondata nel 1945 con l’adesione di 51 Stati e si propose fin da allora di mantenere “la pace e la sicurezza internazionale” e di “sviluppare relazioni amichevoli tra le nazioni, fondate sul rispetto del principio dell’uguaglianza dei diritti e dell’autodecisione dei popoli”. Inoltre di “conseguire la cooperazione internazionale dei problemi internazionali di carattere economico, sociale, culturale od unitario”, e di costituire un centro per il coordinamento delle attività delle nazioni volta al conseguimento di questi fini comuni”.

Questi principi sono tutti contenuti nei 130 articoli della “Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo” approvati dall’assemblea generale dell’O.N.U. il 10 dicembre 1948.

Organi principali dell’O.N.U. sono: l’Assemblea Generale, cui intervengono i rappresentanti di tutti gli Stati aderenti; il Consiglio di Sicurezza, composto dai rappresentanti di 11 Stati fra cui5 permanenti (Stati Uniti, Inghilterra, Francia, Russia, Cina); il Consiglio Economico e Sociale, che si prepone di promuovere ”un più elevato tenore di vita, e il pieno impiego della mano d’Opera”, “la soluzione dei problemi internazionali, economici, sociali sanitari e simili”; la Corte Internazionale di Giustizia, con sede all’Aja che ha preso in Olanda il posto delia vecchia Corte permanente delle Società delle Nazioni (una organizzazione internazionale promossa dagli Stati Uniti alla fine della prima. guerra mondiale); e il Segretariato. Ha a sua disposizione vere e proprie forze militari, una specie di polizia internazionale per impedire o frenare gli eventuali conflitti.

Fra questi organi il Consiglio di Sicurezza é importantissimo perché é quello che prende in esame, tutte le situazioni internazionali in cui esista pericolo di guerra. Ma non sembra che sia sufficientemente efficace; l’attuale guerra in Ucraina ne é una palese dimostrazione.

Gli altri organismi

Nell’ambito dell’O.N.U. e ad essa legati sono sorti altri organismi.
L’U.N.E.S.C.O.,  o l’organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione e la Cultura che promuove la lotta contro l’analfabetismo e l’ignoranza e si propone la diffusione della cultura.
La F.A.O. , o l’organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura, che tende a liberare i popoli dalla fame e dalla miseria.
L’O.M.S., o l’Organizzazione Mondiale della Sanità, creata per migliorare le condizioni sanitarie nel mondo.
L’U.N.I.C.E.F., o il Fondo Internazionale di Emergenza per l’Infanzia, sorto per assistere l’infanzia, soprattutto là dove sono più precarie le condizioni economiche.

Il  M.E.C.

Esistono poi delle organizzazioni che sono limitate alle attività e agli Stati europei. La più importante é il M.E.C.. Mercato Europeo Comune, prima della Comunità economica europea, C.E.E, attraverso cui gli Stati aderenti (Italia, Francia, Germania, Belgio, Lussemburgo, Paesi Bassi, Irlanda, Danimarca, Grecia, Spagna, Portogallo) possono far circolare liberamente i loro prodotti nei rispettivi territori. L’accordo fu firmato per 7 paesi (Italia, Francia, Germania Occidentale, Belgio, Olanda e Lussemburgo), a Roma, nel 1958, con l’intenzione di unificare le forze di produzione, attraverso scambi di operai, di materie prime e di prodotti lavorati.
Tuttavia anche il M.E.C. ha stentato realizzarsi perché fra le parti aderenti c’erano dei forti contrasti economici  per i quali era difficile  trovare un accordo o dei punti di vera intesa economica. Considerata la più importante delle tre Comunità europee, il Trattato di Maastricht del 1992 ne dispose la trasformazione in Comunità europea (C.E.),

Un’altra comunità europea é quella dell’energia atomica (EURATOM) e una terza é quella del carbone e dell’acciaio  (CECA). La prima ha lo scopo di operare nel campo degli studi e nell’impiego dell‘energia atomica a scopi pacifici. La seconda vuole organizzare in modo unitario la produzione del carbone e dell’acciaio. Oggi il potere esecutivo di queste due organizzazioni è stato affidato alla Commissione europea.

La N.A.T.O.

Accanto a questi organismi, che si propongono fini di uguaglianza e di miglioramento fra tutti gli uomini, altri ne esistono con un carattere essenzialmente difensivo e che uniscono soltanto gruppi di Stati che formano dei blocchi, destinati presto o tardi a scontrarsi. Il più conosciuto é la N.A.T.O., la Organizzazione del Trattato Nord Atlantico, che comprende 29 Stati europei, oltre agli Stati Uniti e al Canada.

La nostra realtà

Vogliamo chiudere queste nostra pagina di Educazione Civica richiamandoci sia a quanto abbiamo detto parlando della nostra Costituzione, sia a quanto abbiamo appena accennato circa le nobili premesse dell’ O.N.U. espresse nella “Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo”.  Non possiamo non pensare al contrasto che esiste fra le aspirazioni di questi documenti, che esprimono la volontà di chi vuole veramente la pace e la giustizia sociale, e la realtà che invece ci circonda e di cui possiamo renderci conto tutti i giorni, attraverso i giornali, la radio, la televisione o internet, o guardandoci solo intorno. Nel mondo c’è ancora la fame, la guerra e la paura.
Una nuova guerra mondiale segnerebbe la fine dell’umanità. La civiltà di domani deve essere fondata sulla solidarietà di tutti i popoli con un impegno generoso che tenda al vero progresso e alla pace del mondo intero.
È questo il nostro augurio. Questa è la speranza che anima tutti gli uomini di ”buona volontà”.

VEDI ANCHE . . .

LA CIVILTÀ UMANA

LA SOCIETÀ

LE PERSONE

LA LIBERTÀ

LA DEMOCRAZIA

LA FAMIGLIA

IL MATRIMONIO

L’AMBIENTE E L’UOMO

IL LAVORO

LA SCUOLA

ORIGINE DELLA COSTITUZIONE

I PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA COSTITUZIONE

DIRITTI E DOVERI

IL LAVORO NELLA COSTITUZIONE

COSTITUZIONE DELLA REPUBBICA ITALIANA – Piero Calamandrei

RAPPORTI ECONOMICI

RAPPORTI POLITICI

ORDINAMENTO DELLO STATO ITALIANO

ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI

.