Lo strano caso del dottor Jekyll e di mister Hyde – Robert Louis Stevenson

Robert Louis Stevenson, autore di romanzi, saggista e poeta, nacqne a Edimbnrgo nel 1850. Visse poco (mori nel 1894, alle Samoa): appena quarantaquattro anni, caratterizzati però da un’intensa attività letteraria e – purtroppo – da una disgraziata instabilità di salute. Il suo stato ﬁsico precario lo costrinse a viaggiare molto, passando da una casa di cura all’altra e sempre costretto alla ricerca del clima più adatto (fu anche in Svizzera) a frenare i preoccupanti progressi del suo male.

Gli studi d’ingegneria ai quali, per tradizione di famiglia, era stato avviato – furono interrotti un po’ per la sua modesta propensione alle discipline tecnico-scientiﬁche e molto perchè la loro pesantezza mal si conciliava con la sua delicata natura. Conseguì peraltro la laurea in giurisprudenza, senza mai esercitare però l’avvocatura. Questo, tra l’altro, perchè sin dalla fanciullezza si era sentito attratto verso la letteratura, cui si dedicò interamente (anche se con scarsa fortuna, almeno all’inizio). Comunqne ebbe pnbblicato in giovanissima età il suo primo lavoro di un certo impegno, un saggio d’indagine storica, e, sui ventun anni, cominciò a collaborare all’Edimburgo University Magazine e al Portfolio.

La vita letteraria dello Stevenson ebbe un’impennata con la pubblicazione dell’Isola del tesoro, un romanzo d’avventure che gli assicurò la celebrità e che, con Lo strano caso del dottor Jekyll e di mister Hyde, uscito nel 1886, e con Il signore di Ballantrae (1889), viene considerato il suo capolavoro.
Va però detto cbe addirittura questa splendida opera, L’isola del tesoro, portò i critici letterari del suo tempo – e anche molti di quelli venuti dopo – a considerare Stevenson per parecchi anni soltanto uno scrittore di libri per ragazzi. Dopo la sua scomparsa, anzi, non mancò chi lo dipinse come un saggista di maniera poco originate e un modesto poeta, pur essendo già famosi quei romanzi che, più attentamente vagliati, avrebbero successivamente guangnato all’antore in reputazione di scrittore dalla forte personalità e originale, come dimostra peraltro con chiarezza il magniﬁco stile che si riscontra nell’opera che qui presento, un modo di narrare che é stato autorevolmente deﬁnito uno dei più validi dell’Ottocento.

Mister Hyde calpesta la bimba

Lo strano caso del dottor Jekyll e di mistetr Hyde é un’opera singolare, fantastica (tanto più se ci si limita a “leggerla” soltanto) e interessantissima, vigorosa, signiﬁcativa. Signiﬁcativa, voglio ripeterlo, se la suggestioae della storia non distoglie dalla sua essenza. Il tessuto narrativo é avvincente e splendido, impeccabile il liaguaggio, ma importantissimo ne é l’insegaamento, vitale il messaggio, profonda l’analisi dell’anima umana, della coscienza.

Il bene e il male, che sono parti essenziali dell’uomo, e fondameatali, eccoli, nel racconto, materializzati: sono il dottor Iekyll e mister Hyde; e l’uno e l’altro sono soltanto il primo dei due.

Via il fardello della coscienza, si dice lo stimato dottor Iekyll, via libera alla malvagia creatura che vive in me e che vuol vedere la luce: ecco, nasce Hyde, quest’essere diverso dal dottore anche nel ﬁsico, più piccolo, brutto, impiegabilmeate deforme, tale da suscitare un sentimento di disgusto su chiunque lo veda.
Quest’essere che è “male puro”, che via via domina Jekyll, lo minaccia, lo terrorizza, lo vincc, ma che è Jekyll stesso… Uniti in un comune destino, che si chiude inesorabile su entrambi, ecco la loro ﬁne: Jekyll muore nelle sembianza di Hyde, si uccide, ha quest’ultimo coraggio.

Oltre a quelli citati, i più importanti romanzi di Stevenson sono Il principe Otto.., Rapito.., Catriona.., Il riﬂusso.., La freccia nera. Scrisse inoltre molti importanti saggi, le splendide pagine di Nei mari del Sud, poesie, racconti e alcuni lavori teatrali.