PAURA – Richard Wrigh

PAURA – Richard Wrigh

Premessa

Il nome di Richard Wright è legato al successo del suo primo libro, I figli dello zio Tom (un volume di racconti), al quale seguì, dopo due anni, nel 1940, Paura, che l’anno seguente venne portato sulle scene di Broadway e di cui nel 1948 venne fatta una riduzione cinematografica avente come protagonista lo stesso Wright.

Recensione

È la storia di un giovane negro, Bigger Thomas, che dopo aver trascorso l’infanzia e l’adolescenza nella strada, trova lavoro come autista nella casa dei Dalton, una famiglia molto ricca. Mary, la figlia dei padroni, si dà arie da intellettuale d’avanguardia e una sera si fa accompagnare da Bigger a una riunione tra compagni d’università.
La ragazza si ubriaca e al ritorno a casa Bigger l’aiuta a svestirsi per metterla a letto. La ragazza comincia a urlare frasi sconnesse: nel tentativo di farla tacere, Bigger la soffoca e nasconde il cadavere nella fornace di casa, pensando che il fuoco riesca a distruggerlo senza lasciare tracce. Dopo di che, atterrito, fugge in casa di un’amica. Nel frattempo la scomparsa della figlia dei Dalton mette in agitazione la polizia: si pensa a una fuga, a un rapimento, persino a un omicidio. Per un caso fortuito, nella fornace di casa Dalton vengono rinvenute le ossa della ragazza e il delitto viene scoperto. Bigger segue l‘efasi dell’inchiesta rimanendo sempre nascosto nell’appartamento dell’amante. Bessie. Ma ormai la paura di essere preso e giustiziato lo ha sconvolto: quando l’amica cerca di convincerlo a costituirsi, Bigger non esita a macchiarsi di un altro inutile delitto. Le ultime pagine del libro hanno un ritmo teso e incalzante, soprattutto nella descrizione della fuga disperata di Bigger, inseguito dalla polizia, sui tetti del quartiere negro di South Side a Chicago.

Native Son (1940) è un romanzo scritto dall’autore americano Richard Wright. Racconta la storia del ventenne Bigger Thomas, un giovane nero che vive in assoluta povertà in una zona povera del South Side di Chicagonegli anni ’30. Thomas uccide accidentalmente una donna bianca in un momento in cui il razzismo è al culmine e paga il prezzo per questo. Il romanzo ci mostra come una persona viene trascinata in una società caratterizzata da odio e pregiudizio.

Con questo romanzo l’autore vuole dimostrare come l’ambiente di segregazione razziale e la distorta psicologia che ne deriva siano le effettive cause che conducono Bigger al delitto, in cui egli sfoga l’energia repressa dalle condizioni sociali e afferma la propria “libertà” di persona umana. 

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