BATTAGLIA DI NAZARETH – Antoine-Jean Gros

BATTAGLIA DI NAZARETH (1801)
Antoine-Jean Gros
Musée Des Beaux-Arts – Nantes
Olio su tela cm 135 x 195
Il quadro celebra la vittoria condotta brillantemente dal generale Junot a Nazareth, dove l’8 aprile 1799 sconfisse i turchi sulle pendici del monte Thabor. Napoleone stesso aveva voluto quest’opera, richiedendola al giovane Gros, allievo prediletto del grande Jacques-Louis David.

Gros aveva conosciuto Napoleone nel 1796 e per breve tempo fu al suo seguito durante la campagna d’Italia, come componente della commissione che sceglieva le opere d’arte da trasferire in Francia.
L’artista, appena ricevuto I’incarico, si apprestò immediatamente all’esecuzione del bozzetto preparatorio, unica testimonianza della commissione in quanto il dipinto per motivi sconosciuti, non venne mai portato a termine.
Lo splendido bozzetto testimonia l’impegno di Gros nel raffigurare I’episodio mettendo in evidenza la drammaticità della battaglia.
L’azione si svolge soprattutto sulla destra del quadro, resa in tutta la sua violenza. Gruppi di soldati francesi a cavallo si confondono soprattutto sullo sfondo con i soldati turchi che si distinguono per le fogge variopinte dei loro copricapo.
In primo piano I’artista ha volutamente isolato le azioni più cruente come il soldato francese in piedi che con una mano tiene alta la bandiera e con I’altra sta per affondare la spada nel collo del nemico turco, appena disarcionato da cavallo.
La Battaglia di Nazareth è firmato in basso a destra su una roccia: GROS AN IX.
Fu terminato da Antoine-Jean nel 1801 ed è rimasto solo in fase di bozzetto.
Nel 1854 apparteneva a Urvoy de Saint-Bedan che lo ha donato al Musée des Beaux-Arts di Nantes dove si trova attualmente.

La poetica di Gros

Per meglio capire la poetica di Gros e quanto questa differisse da quella del suo stimatissimo maestro David, è importante riferire questa sua dichiarazione di principio:
“Bisogna guardare all’insieme, l’insieme dei movimenti, delle dimensioni, delle luci e delle ombre, I’insieme degli effetti. Non dovete preoccuparvi di una singola parte senza tener presente il tutto. Tracciate la testa? Guardate i piedi”.
Sicuramente uno dei maggiori estimatori di Gros fu Delacroix che si esprimeva nei suoi confronti con queste parole:
“Gros ha sollevato i soggetti attuali fino all’ideale…ha saputo dipingere il costume, le abitudini, le passioni del nostro tempo senza cadere nel meschino e nel triviale”.
E ancora, riferendosi al dipinto la battaglia di Abukir: “…tutte queste immagini vigorose, sconvolgenti, affliggono gli occhi dello spirito”.
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