MURAT NELLA BATTAGLIA DI ABUKIR – Antoine-Jean Gros

 

MURAT NELLA BATTAGLIA DI ABUKIR(1807)
Antoine-Jean Gros (1771-1835)
Musée National du Château – Versailles
Olio su tela cm 578 x 986
In occasione del suo incontro con Gros, nel 1796, Napoleone incaricò il pittore di ritrarre alcuni fra i più significativi episodi delle battaglie napoleoniche. Ricordiamo Gli appestati di Jaffa Napoleone alla battaglia di Eylau.

Queste opere a carattere storico rivelano la volontà dell’artista di attualizzare il tema epico. In questo contesto va inserito questo dipinto, richiesto a Gros per commemorare la vittoria delle truppe napoleoniche, guidate dal generale Murat, ad Abukir il 25 luglio 1799.
La battaglia si svolge in primo piano dove isolato, tra i corpi ammassati dei civili massacrati dai militari, emerge la figura a cavallo del barone Murat; sul fondo il paesaggio marittimo che si apre oltre la scena della battaglia è popolato da un fortino dall’architettura mediorientale e da alcuni velieri che solcano le acque.
I decisi toni cromatici rivelano quanto Gros nella sua formazione artistica abbia avuto in mente Rubens, la cui opera è molto rappresentata al Louvre. Il senso dinamico del movimento, la vitalità della composizione, la padronanza dei valori spaziali, la libertà tecnica e cromatica sono elementi costanti nella nascente pittura romantica. La scena, infatti, mostra precisi richiami alla pittura di David tralasciandone però il severo controllo sentimentale.
Questo aspetto, così vivace, è quello su cui puntarono l’attenzione i giovani artisti che videro in Gros l’anticipatore della pittura romantica e realista.
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Il dipinto, firmato e datato 1807, venne commissionato da Gioacchino Murat a Gros per la Galleria del Palazzo Reale di Napoli nel 1806.
Della fase progettuale rimangono alcuni disegni preparatori relativi alle figure in piedi.
L’opera ancora nel 1824 faceva parte della collezione del re di Napoli, ma poi passò a Versailles e attualmente si trova conservata nel Museo della città insieme ad altri dipinti dello stesso artista come: Battaglia delle Piramidi 21 luglio 1798…, Capitolazione di Madrid 4 dicembre 1808…, il Ritratto di Claude Victor Perrin…, La contessa Legrand…,  e l’Apotheoses de Saint Germain.
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I temi del Romanticismo

I pittori romantici anteponevano le cose inconsuete a quelle normali, le vicende eccezionali a quelle comuni. Sorge il gusto per le scene di violenza o di esaltazione della forza fisica.
Il cavallo è uno dei temi preferiti da Géricault o da Delacroix. Ma mentre il primo vi vedeva il simbolo dell’eroismo militare, il secondo pone l’accento sul dramma della forza dell’animale dove l’uomo non ha nessuna partecipazione.
Un’altra fonte di interesse è per gli aspetti più orrendi della morte e per le campagne napoleoniche, che con la loro commistione di grandezza e miseria erano le più adatte a scatenare la fantasia degli artisti romantici. Anche la violenza della natura stessa è una fra le più tipiche manifestazioni degli ideali romantici, ed il suo fluire rappresenta metaforicamente il dramma del destino dell’uomo.
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Il desiderio di raffigurare qualcosa di straordinario, spinse alcuni pittori verso temi esotici: scene di vita orientale che evocano mondi lontani, costumi e luoghi geograficamente distanti.
L’orientalismo è una delle facce del Romanticismo di cui Jean Auguste Dominique Ingres e Eugéne Delacroix furono fra i maggiori esponenti.
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