GLI APPESTATI DI JAFFA – Antoine-Jean Gros

GLI APPESTATI DI JAFFA (1504)
Antoine-Jean Gros (1771-1835)
Museo del Louvre – Parigi
Olio su tela cm 525 x 715
Il dipinto celebra il generoso atto compiuto da Napoleone nel corso della Campagna d’Egitto, quando l’11 marzo 1799 visitò i malati di peste a Jaffa.
L’intrepido imperatore è raffigurato mentre sfiora il bubbone di un appestato, bloccato da due ufficiali che coprendosi il volto con il fazzoletto tentano di allontanarlo.

Dalle testimonianze dell’epoca sappiamo che in realtà Napoleone non toccò nessun malato, limitandosi ad attraversare rapidamente le sale prendendo per un attimo in braccio il corpo di una vittima.
Attraverso la rappresentazione di Gros, sembra quasi che il tocco di Napoleone abbia un potere risanatorio. L’intento dell’artista è chiaramente quello di celebrare la generosità di Napoleone, a costo di non rispettare la realtà storica. Il compito di alludere al luogo dove avvenne il fatto è affidato ai costumi orientali dalle fogge variopinte che hanno poi influenzato artisti quali Delacroix, che con Il massacro di Scio pare voglia rendere omaggio al quadro di Gros.

Il capolavoro di Gros presenta una composizione molto articolata, dove prevale una drammaticità formale sostenuta da una forte violenza cromatica. Sappiamo che gli artisti del tempo erano spesso impegnati a diffondere attraverso la loro pittura le gesta di Napoleone.

NAPOLEONE RITORNA ALL’ISOLA DI LOBAU – Charlse Meynier
Musée du Chateau – Versailles
Esemplare è il caso di Charles Meynier che ritrae l’imperatore in veste di guaritore durante la visita ai feriti del suo reggimento a Lobau il 23 maggio 1809.
A differenza di Gros, Meynier adotta una composizione molto più semplice ma sicuramente più carica di retorica commemorativa.
Gli appestati di Jaffa, opera firmata da Gros, fu presentata dall’artista al Salon del 1804.
Appartiene alla collezione del Museo del Louvre dove attualmente si trova esposta.
Dello stesso autore, sempre al Louvre, è possibile ammirare: il Ritratto di Cristina Boyer e Napoleone sul campo di Eylau.
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