CURARSI CON LA LAVANDA (Lavandula officinalis)

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LA LAVANDA

La lavanda è la seduttrice azzurro vestita delle nostre contrade. Non conosco un profumo più soave di quello della regina della Friuli. Nei dintorni del mio paese natio, Crauglio, di lavanda ce n’era poca, ma mio padre era riuscito a conoscerne ogni minimo cespo.

Il guardaroba di mia madre era benedetto dal profumo di questo fiore e quando tirava fuori le grandi lenzuola di ruvido lino si sprigionava un profumo paradisiaco.
In Italia esistono tre specie di lavanda, molto simili per aspetto e proprietà curative: la lavanda stoechas, la lavanda officinale e la lavanda aspide.
La prima, detta anche lavanda stecade, stecade d’Arabia o lavanda delle isole di Hyères, adorna di foglioline bianche e vellutare, ricopre le garighe silicee con i suoi splendidi fiori porpora-violaceo. Questa specie è limitata allo stremo ambito delle zone mediterranee.
La seconda, talvolta chiamata lavanda comune, lavanda vera, lavanda femmina, Nardo d’Italia, falso nardo o “guardaroba”, cresce a tappeto non solamente nelle zone mediterranee ma anche nelle zone montane; la varietà che cresce in zone elevate, detta piccola lavanda o lavanda fine, è più pregiata della varietà di pianura conosciuta come lavanda bastarda, grande lavanda, lavandina o “spigoure”.
La lavanda aspide (lavanda ramosa, spigo, aspide, “espider” o lavanda maschio) raggiunge un metro di altezza, ha foglie larghe e non cresce a nord della regione delle Hautes-Alpes.
In ltalia, le specie più diffuse, oltre alla lavanda officinale, sono la lavanda spigo e la lavanda latifolia.
La lavanda si presta a moltissimi usi. Oltre a profumare la biancheria, scaccia le tarme. Appesa a mazzetti ai quattro angoli di una stanza, allontana mosche e zanzare.
Una delle tragedie della mia infanzia ha avuto per protagonista la nostra cagnetta Miss che era stata morsa da una vipera; mio padre se ne andò a cercare un ciuffo di lavanda con il quale strofinò a lungo la ferita della povera Miss. L’indomani Miss stava già meglio e il giorno dopo era salva. (Col senno di poi mi sono reso conto che uno dei nomi popolari della lavanda: lavanda aspide, è probabilmente giustificato dalla virtù di questa pianta nel curare i morsi dei serpenti.)
In fitoterapia, consiglio di servirsi della lavanda nella stessa maniera in cui usiamo le altre erbe aromatiche della famiglia delle Labiate. È grande amica dello stomaco, è diuretica, sudorifera, vermifuga e stimolante.
Un signore, sofferente di vertigini, mali di testa, nausee e vampe di calore ininterrotte, deve la sua guarigione alla lavanda.
Un altro, afflitto da flatulenza allo stomaco e all’intestino, inappetenza e coliche di varia natura, si è rimesso del tutto grazie alla lavanda.
Un altro ancora, un nevrastenico, sofferente di tachicardia e tremori inarrestabili, dopo una cura a base di fiori di lavanda guarì completamente.
La lavanda è benefica nella cura dell’asma, dei deperimenti generali, dell’influenza, dei malanni del fegato e della milza, dell’itterizia, delle congestioni, della leucorrea e della debolezza degli occhi. Potete usarne a volontà in frizioni, lozioni e bagni per curare traumi, contusioni, lividi e distorsioni; la raccomando anche agli sportivi, vittime della classica “cotta”
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La lavanda è miracolosa per guarire reumatismi e gotta. I bagni di lavanda dovrebbero essere obbligatori per mantenere i bambini in buona salute. Ci avvarremo delle virtù di questa pianta anche per curare malattie della pelle (eczemi, acne, ecc.), scottature, malattie veneree (che certo non guarisce, ma che – associata ad altre terapie – contribuisce ad alleviare) e infine ulcere, infiammazioni e piaghe infettate.
Le inalazioni affrettano la guarigione dei raffreddori, dalle influenze, dei mali di gola e delle bronchiti. I gargarismi e gli sciacqui guariscono le piccole lesioni della bocca e riescono persino a debellare la paralisi momentanea della lingua e la balbuzie grazie alla loro azione distensiva dei nervi e dei muscoli contratti.
La lavanda applicata in impacchi sul fegato aiuta questo delicatissimo organo a svolgere le sue funzioni, mentre in frizioni sul petto tonifica i polmoni e accelera la guarigione di polmoniti, pleuriti e congestioni polmonari.
  

Raccolta

Fate delle belle passeggiate in giugno-luglio, di buon mattino, al sole, e cogliete la lavanda nelle macchie e sui terreni pietrosi. Essiccatela all’ombra appesa in mazzetti. Potete benissimo coltivarla in giardino e vi consiglio di scegliere la specie officinale, specialmente se non abitate in contrade molto assolate. Il meglio è di procurarvi qualche piantina da un orticoltore, così sarete certi di avere degli esemplari già acclimatati. Pianterete in suolo asciutto e calcareo; dopo il raccolto potate i cespuglietti a forma di cupola. Vi garantirete così un ottimo raccolto per I’anno seguente.

Preparazione e impiego

INFUSO: una piccola manciata di fiori in un litro d’acqua. (Da 3 a 4 tazze al giorno.)
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INFUSO per uso esterno (impacchi, frizioni): una manciata di pianta per litro d’acqua.
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INFUSO per irrigazioni vaginali: solamente una mezza manciata di pianta per litro d’acqua.
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GARGARISMI: stesse proporzioni della preparazione precedente; potete anche, più semplicemente, lasciar cadere 3 o 4 gocce di essenza di lavanda in un bicchiere d’acqua.
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INALAZIONI: respirate, sotto un telo, il vapore di un infuso (una manciata di pianta per litro), al quale avrete aggiunto 3 gocce di essenza di lavanda. (Influenza, angina, bronchite, ecc.)
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DECOTTO per uso esterno (contro piaghe, ulcere, scottature, ecc.): lasciate bollire per 10 minuti una manciata di lavanda in un litro d’acqua.
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BAGNI ALLE MANI, PEDILUVI E BAGNI COMPLETI: misurate una mezza manciata di pianta per litro d’acqua per i bagni alle mani e i pediluvi; mettete un buon mazzo di lavanda nella vostra vasca per i bagni completi.
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EAU DE TOILETTE (per tutte le cure di bellezza): mescolate 3 cucchiai da minestra di essenza di lavanda a 1/2 litro d’alcool a 70° e a un quarto di litro di acqua di Colonia.
ACETO (per tutte le cure di bellezza): fate macerare per 15 giorni 2 manciate di pianta in un litro di vino bianco, senza coprire; filtrate.
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INFUSO COMPOSTO contro le coliti intestinali: mettete 2 pizzichi di lavanda e 2 pizzichi di origano in un litro d’acqua. (Prendetelo ben caldo, 1 tazza mattina e sera.)
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ESSENZA DI LAVANDA: sarà meglio comperarla in una buona erboristeria o da un buon profumiere, perché non penso che abbiate lo possibilità di d’istillarla da soli!
La migliore è quella chiamata “lavanda fine” o lavanda di montagna, poi c’è la “lavandina” o lavanda di pianura e infine la “lavanda inglese”.
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ERBE MEDICINALI – FITOTERAPIA

ABCDEFG – H – I – J – KLMNOPQRST – U – V – W – X – Y – Z

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ATTENZIONE: Tutte le notizie e curiosità contenute in questo pagina hanno esclusivamente scopo informativo e non intendono sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica.

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