L’ACQUA DELLA SALUTE

 
 
  

DIVERSI MODI DI UTILIZZARE L’ACQUA

Antroterapia –  Lo stimolo terapeutico è rappresentato dal vapore, che agisce sulla cute o, per inalazione, sull’apparato respiratorio. Il trattamento può essere effettuato in grotte, camere naturali nel sottosuolo, con presenza di calore umido dai 27° ai 70 °C, e in stufe – sempre nel sottosuolo – spazi naturali a calore secco, tra i 50° e i 70 °C (con punte di 100 °C), in cui l’aria calda proviene da crepacci.

Balneoterapia – Consiste nell’immersione in vasca, quindi la “somministrazione” dell’acqua avviene per via esterna.
Entrano in gioco due fattori: il primo di tipo fisico, legato alle caratteristiche di temperatura, pressione (idromassaggio) e al movimento (effettuato dal paziente o per mezzo di getti subacquei); il secondo di tipo farmacologico, legato alle caratteristiche chimiche dell’acqua stessa.

Balneoterapia orale – È una sorta di microdoccia, o micromassaggio, effettuato alle gengive, per trattare numerose affezioni che le colpiscono (parodontopatie).

Crenoterapia inalatoria –  Si tratta di un tipo di terapia che utilizza l’acqua termale per le patologie della gola, del naso, delle orecchie e delle prime vie respiratorie. Varie tecniche permettono a una particolare terapia di raggiungere il settore affetto (infiammazioni recidivanti alla gola, tracheiti ricorrenti, faringiti croniche, otiti e bronchiti croniche con tosse).
Le tecniche usate sono le seguenti:
– Inalazioni caldo-umide, che raggiungono solo le prime vie aeree, la faringe, la trachea e i grossi bronchi.
– Aerosol ad acqua fluente, che consente di raggiungere i polmoni molto in profondità, fino agli alveoli.
– Nebulizzazioni, ossia inalazioni caldo-umide effettuate in un locale dove si trovano contemporaneamente più persone: è una specie di aerosol collettivo.
– Humage, ossia l’inalazione di gas effettuata con acque sulfuree o radioattive. Le sedute sono brevi, aI massimo di 10 minuti.
– Inalazioni endotimpaniche. È un trattamento adatto alla sordità dovuta alla penetrazione di catarro dal naso attraverso le tube fino all’orecchio medio.
– Irrigazioni nasali, che consentono un vero e proprio lavaggio delle cavità nasali.

Docce – A seconda delle esigenze terapeutiche, vengono effettuate con varie e specifiche caratteristiche: a pioggia, a massaggio, a idromassaggio, scozzese, alternata calda e fredda ecc.

Idropinoterapia – Si tratta del classico impiego curativo delle acque minerali somministrate come bevanda, di solito al mattino. Qualità e temperatura variano in relazione alla qualità dell’acqua e alle sue indicazioni cliniche. Le acque diuretiche, per esempio, saranno somministrate ogni 15-30 minuti, fino a 2.500-3.000 cc al giorno; le acque lassative, quelle salsosolfate, al mattino a digiuno in unica dose (150-200 cc); quelle ferruginose, se molto concentrate, anche in ragione di soli 30-40 cc al giorno.

Irrigazioni – Di solito si tratta di irrigazioni vaginali o rettali e rispondono a specifiche esigenze di patologie a carattere locale.

Lutoterapia o fangoterapia – Consiste nella classica applicazione di fango su tutto o parte del corpo, indicata per diverse patologie, tra cui le più note sono quelle artroreumatiche.
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ATTENZIONE: Tutte le notizie e curiosità contenute in questo pagina hanno esclusivamente scopo informativo e non intendono sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica.
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