HAMPSTEAD HEATH CON ARCOBALENO – John Constable

HAMPSTEAD HEATH CON ARCOBALENO (1836)
John Constable (1776–1837)
Tate Gallery, Londra
Olio su tela cm 508 x 762

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Il paesaggio oscuro e tenebroso, con due asinelli in primo piano, è reso con tocchi nervosi e vibranti.
Al centro si apre uno sfondo con un orizzonte fumoso e indefinito: un piccolo corso d’acqua dove si sta abbeverando una mucca brilla in primo piano, seguono una distesa infinita e indistinta di prati interrotta dalla presenza, al centro, di un mulino a vento.
È appena cessato un temporale impetuoso, le nubi gonfie e minacciose si stanno diradando, spinte da un forte vento, e lasciano intravedere sprazzi di cielo azzurro. Il sole filtra attraverso di essi e va a toccare la vegetazione ancora intrisa d’acqua, creando incantevoli riflessi dorati, mentre al centro, quasi asse ideale della composizione, si stende un arcobaleno: la vita riprende come in un raggio di speranza.

Il quadro del 1836 rappresenta uno dei soggetti preferiti del pittore, lo stagno di Branch Hill nella brughiera di Hampstead Heath, al nord di Londra.

Benché sul retro rechi l’annotazione di mano del committente “dipinto da John Constable R.A. / per me W. George Jennings / 1836”, che indica la primitiva proprietà, per motivi oggi sconosciuti l’opera, nonostante la volontà espressa dal Jennings nella seconda metà dell’Ottocento, non era nella collezione di famiglia, bensì in quella Constable e ceduta nel 1888 dagli eredi dell’artista alla National Gallery di Londra.
Dell’opera esistono due repliche autografe con varianti: una al Victoria & Albert Museum di Londra e l’altra al Museum of Art di Cleveland.

 

William George Jennings amico di Constable

William George Jennings (1763-1854) era un uomo di grande cultura e intelligenza, dedito alla pittura per passione. Egli conobbe Constable che abitualmente lo chiamava “vecchio signor Jennings”, intorno al 1826 e immediatamente divenne uno dei suoi più fedeli sostenitori.
Dalla Fattoria della valle (1835, Tate Gallery, Londra) egli scrisse: “Non ha soltanto la freschezza e la verità della natura, ma anche il sentire di un’anima poetica e l’esecuzione di un grande maestro”.  Constable non abituato a ricevere complimenti rimase stupito da quelle parole cariche di ammirazione. In questo contesto nacque Hampstead Heath che delle tre con il medesimo soggetto fu la versione più amata dall’artista. Quando Jennings ricevette il dipinto affidò a una lettera il compito di ringraziare Constable:
“Non so come esprimerle appieno la mia gratitudine, perché il quadro è veramente splendido. Quanto al cielo e la sua prospettiva nulla di più bello è stato mai fatto su tela o lo sarà: per usare le parole di Annibale Carracci lei ha come sfondo non colore ma aria pura, poiché sono assolutamente eterei Posso solo assicurarle, caro signore, che saprò apprezzare il quadro oltre misura e che esso rimarrà in eredità alla mia famiglia”.

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