CAPRICCIO ARCHITETTONICO CON ROVINE ED EDIFICI CLASSICI – CANALETTO

CAPRICCIO ARCHITETTONICO CON ROVINE ED EDIFICI CLASSICI (1756 circa)
Giovanni Antonio Canal, detto il CANALETTO (1697-1768)
Olio su tela cm 124 x 91
Museo Poldi Pezzoli, Milano

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In primo piano è una costruzione in rovina della quale restano due archi, uno dei quali, meglio conservato, ospita un sarcofago. In secondo piano sono altre costruzioni anticheggianti meglio conservate. In lontananza s’intravede la cupola di una chiesa, probabilmente quella di San Pietro, il che suggerisce che Canaletto abbia costruito la sua veduta pensando a Roma. Fra le rovine ci sono alcuni pastori. Una luce opaca bagna dalla sinistra la composizione, lasciando trasparire una artificiosità d’insieme. Infatti siamo lontani dalle limpide immagini giovanili, dall’abbagliante luce cristallina e dalle nitide soluzioni formali.
La data di esecuzione dovrebbe cadere intorno al 1756, forse eseguito da Canaletto immediatamente prima del suo rientro in Italia; infatti la sua ricomparsa a Londra induce a pensare che si tratti di un lavoro eseguito in Gran Bretagna. In passato è stato suggerito che questa veduta sia pendant del Capriccio con motivi padovani, oggi al Kunsthalle di Amburgo.

Comparso nel mercato antiquario di Londra nel 1929, il quadro è stato acquistato presso Sotheby dal mercante di Monaco di Baviera Bottenweiser; nel 1931 passò alla Collezione Böhelr, quindi in quella di R. Langton Douglas che lo rivendette al Museo Poldi Pezzoli di Milano dove si trova ancora oggi. Della veduta sono segnalate ben quindici repliche, fra le quali segnalo quella nella collezione inglese Saumarez.

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1 – Giovanni Antonio Canal, detto il CANALETTO

2 – Giovanni Antonio Canal, detto il CANALETTO

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PROSPETTIVA CON PORTICO – CANALETTO

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