1 – Giovanni Antonio Canal, detto il CANALETTO

Il canal Grande da Palazzo Balbi a Rialto (circa 1722)
Giovanni Antonio Canal, detto il CANALETTO (1697-1768)
Museo del Settecento Veneziano, Venezia
Olio su tela cm 144 x 207

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Giovanni Antonio Canal, meglio conosciuto come il Canaletto (Venezia, 17 o 18 ottobre 1697 – Venezia, 19 aprile 1768), è stato un pittore e incisore italiano, cittadino della Repubblica di Venezia, noto soprattutto come vedutista.

Il vedutismo veneziano è una delle più alte espressioni dell’arte figurativa sviluppatasi sotto gli auspici del razionalismo che permea la cultura illuministica: la ricerca del vedutismo si incentra sul problema della percezione delle immagini, evitando una riproduzione fedele degli aspetti del reale per far emergere invece l’ordine intellettuale, la trama razionale della visione. Il vedutismo rigetta dunque tutta quell’elaborazione illusionistica e quella ricerca di effetti “falsi” alla cui insegna si era svolta la cultura figurativa barocca, affinché dalle scenografie in cui è lasciato libero spazio all’immaginazione si passasse a immagini ancorate alla realtà e sorvegliate da una tecnica rigorosa. L’opera del Canaletto (nato a Venezia nel 1697) è dominata proprio da questa esigenza di analisi critica del patrimonio figurativo barocco e di richiamo all’ordine. Canaletto è, come il padre, scenografo, e questa base tecnica lo familiarizza con i metodi più sofisticati di elaborazione prospettica dell’immagine, e quindi con il senso più profondo dell’eredità barocca, che egli però vuole riportare a criteri di razionalità e verosimiglianza. Per lui la prospettiva non è più stratagemma e finzione, bensì rigorosa costruzione nello spazio e condizione intellettuale della percezione che organizza secondo un ordine strutturale gli stimoli sensoriali della visione: luce e colore. La prospettiva dunque distribuisce e compone i piani d’ombra e di luce, ed incorpora una determinata quantità di luce in ogni nota di colore, che viene deposto sulla tela con un tocco perfettamente calibrato.
Si costituisce cosi una trama fitta e precisa che riesce a far emergere sulla superficie del quadro il complesso dei valori spaziali e proporzionali. Nel Canaletto le vedute più affascinanti e gli scorci più suggestivi della città, che ne colgono gli aspetti monumentali e urbanistici di rilievo insieme alle manifestazioni tipiche della vita sociale e culturale, sono organizzati in visioni di grande respiro spaziale e di straordinaria intensità luminosa, in cui le figure compaiono come puri elementi di colore, personaggi di una folla animata e variopinta.

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1 – Giovanni Antonio Canal, detto il CANALETTO

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Immagine di copertina:
Piazza San Marco (1723 circa)
Museo Thyssen-Bornemisza, Madrid
Olio su tela cm 141,5 cm x 204,5

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