Palazzetto dello sport – Roma 1960 |
Negli anni cinquanta del secolo scorso, nel campo dell’architettura, si ebbe una reazione contro le tendenze razionalistiche, caratterizzate da un’estrema semplicità e dalla mancanza di qualsiasi ornamento. Diversi architetti si sforzarono di progettare gli edifici non più come accadeva nell’immediato passato, cioè in maniera troppo astratta e teorica, ma tenendo conto dell’ambiente e delle costruzioni preesistenti. Così negli edifici di nuova costruzione cominciarono ad apparire allusioni, citazioni, riferimenti a determinati stili del passato.
Cassa di Risparmio a Pistoia (Vedi qui file originale) |
Cassa di Risparmio a Pistoia di Giovanni Michelucci (Vedi qui file originale) |
Opere come la Torre Velasca a Milano o la sede della Cassa di Risparmio a Pistoia di Giovanni Michelucci nascono in un preciso collegamento con la realtà architettonica circostante. Ma è soprattutto nei musei che gli architetti possono, per così dire, colloquiare con il passato. Difatti vari musei, distrutti dalla guerra, vengono ricostruiti e altri, invecchiati, sono rinnovati secondo criteri più moderni, privilegiando non più il pezzo unico, il capolavoro assoluto, ma cercando di ricostruire un determinato ambiente e una determinata civiltà artistica.
Stadio Olimpico – Roma 1960 (Vedi qui file originale) |
Nel clima ottimistico della ricostruzione vennero prese molte altre iniziative architettoniche, concernenti i grattacieli, le fabbriche, le strutture sportive (ricordo lo Stadio Olimpico e il Palazzetto dello sport, costruiti a Roma per le Olimpiadi del 1960).
Torre Velasca a Milano (vedi qui file originale) |
La chiesa dei Santi Pietro e Girolamo è un edificio sacro Via di Collina – Pontelungo nel comune di Pistoia |
Nei suoi edifici sacri l’architetto Giovanni Michelucci si è sempre preoccupato di stabilire uno stretto legame con l’ambiente, non solo fisico ma anche sociale. Così la chiesa della località agricola di Collina a Pontelungo (Pistoia) è quasi mimetizzata in mezzo alle case coloniche.
Chiesa dell’Autostrada – Firenze (Vedi qui file originale) |
Nella Chiesa di San Giovanni Battista alle porte di Firenze (è chiamata anche Chiesa dell’Autostrada del Sole per la sua collocazione all’incrocio fra l’Autostrada del Sole e la A11 Firenze-Mare), Giovanni Michelucci, sempre la copertura, che è l’elemento di maggior spicco nella costruzione, evoca l’immagine della tenda, allusione ai viaggiatori e al carattere provvisorio di ogni viaggio. Da notare, in questo caso, la semplicità dei materiali impiegati: cemento armato e pietra a vista per la struttura portante e la muratura…, e rame per la copertura.
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