L’INVENZIONE DELLA STAMPA – Johann Gutenberg 

Johann Gutenberg 

L’INVENZIONE DELLA STAMPA 

Johann Gutenberg (Johann Gensfleisch zur Laden zum Gutenberg) (Magonza, 1394-1399 circa – Magonza, 3 febbraio 1468).
Consideriamo la questione dell’invenzione della stampa. Produsse enorme impressione fra le genti del quindicesimo secolo, perchè ai loro occhi rivestì l’aspetto d’una manna del cielo; proprio nel momento in cui tutti erano avidissimi di libri, ecco il compiacente signor Pelle d’oca – o Gansfleisch che dir si voglia – provvedere il metodo di moltiplicare i rari testi originali esistenti, e ridurre alla portata di tutte le borse il valore del loro contenuto. E naturalmente Herr Gutenberg – ebbe pienamente ragione di cambiare il suo nome – continua ad essere considerato uno dei massimi benefattori dell’umanità.
Invenzione utile fu quella della stampa a caratteri mobili: invece di incidere una pagina da stampare su una tavola, come un disegno, Johann Gutenberg (Johann Gensfleisch zur Laden zum Gutenberg) (Magonza, 1394-1399 circa – Magonza, 3 febbraio 1468) è stato un orafo, inventore e tipografo tedesco, inventore della stampa a caratteri mobili, a cui dobbiamo l’inizio della tecnica della stampa moderna), nobile di Magonza, verso la metà del secolo XV ideò, da disporre su telai, e ancora utilizzabili dopo l’uso per infinite altre “composizioni”, i caratteri mobili. Invenzione questa che semplificò il processo di stampa, aumentò la produzione dei libri, riducendone il costo, e contribuì alla diffusione della cultura in tutte le classi sociali che parteciparono più intensamente alla vita sociale, economica, intellettuale.
Il torchio di Gutenberg 
Ma il titolo, più che a lui, che si limitò a trasferire dalla mano dell’uomo alla mano meccanica la noiosa mansione di copiare, spetta all’oscuro eroe che prima si tormentò il cervello con lo scabroso problema di tradurre in segni i suoni della bocca. Al signor Gutenberg spetta nel migliore dei casi una menzione onorevole. Dell’eroe non conosciamo il nome. Non importa sapere chi fu, dove nacque e morì…
Poichè questa pagina non è scritta in lode di Gutenberg, mi limito ad affermare che l’arte della stampa è molto più vecchia di quanto generalmente si crede.
I Cinesi furono i primi a stampare le immagini usando cubetti di legno..
Non sappiamo se gli Europei ne copiarono il metodo; certo è che nel Duecento e nel Trecento le immagini dei Santi venivano riprodotte con l’aiuto di tavolette di legno sulle quali un qualche artista scansafatiche aveva in precedenza inciso le immagini stesse.
Il diffondersi del sapere, la ripresa dei traffici – eventi che si manifestarono nel Quattrocento – determinarono la ricerca d’un rapido e non costoso metodo di riproduzione delle cose scritte. Ed è questo che Gutenberg e i suoi rivali fornirono al mondo. A riprova della mia affermazione mi sia lecito richiamare l’attenzione sul primo documento che uscì dai torchi di Gutenberg. Era un modulo per la richiesta di Indulgenza, compilato non diversamente dagli altri moduli di richiesta telegrafica, che serviva a centinaia di migliaia di persone: il farli a mano avrebbe richiesto un mucchio di tempo e di quattrini.
Il torchio di Gutenberg 
Tuttora il torchio non smentisce le sue origini. È una specie di bocca, nera d’inchiostro, che sputa informazioni, istruzioni, barzellette, con la stessa disinvoltura con cui la bocca pronuncia saggi detti e insulse svenevolezze.
È probabilmente una di quelle invenzioni che non periranno mai, ma verrà senza fallo alleggerita di molte delle sue funzioni dalle altre vere bocche artificiale che si chiamano radio e televisione.