IL CAFFÈ – Farmacia casalinga

La pianta del caffè è originaria dell’Etiopia, da dove venne trasportata in Europa all’inizio dell’Ottocento a bordo di navi che commerciavano con l’Asia e il Medioriente.
Considerato inizialmente dagli europei una medicina, esso divenne ben presto una bevanda popolare, tanto che oggi il consumo medio è stimato intorno alle tre tazzine al giorno.
La popolarità del caffè è dovuta a un suo componente, la caffeina, la cui potenza farmacologica può variare a seconda del tipo di caffè. Questa sostanza naturale presente nelle foglie, nei semi e nei frutti di più di 60 specie di piante in tutto il mondo stimola il sistema nervoso centrale.

Gli studi sugli effetti provocati sul fisico dalla caffeina offrono risultati contrastanti, soprattutto perché la risposta al suo potere stimolante varia considerevolmente da individuo a individuo.
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Azione terapeutica – La caffeina, il principale componente del caffè, stimola il sistema nervoso centrale. Per questo motivo può essere d’aiuto per attenuare il mal di testa, la fatica e incrementare la capacità di concentrazione.
Inoltre, attiva ormoni che supportano l’attività cardiaca, respiratoria e metabolica. Infine il caffè aumenta la produzione di succhi gastrici e biliari e stimola la funzione intestinale.
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Attenzione: se soffrite di ulcera gastrica, disturbi cardiaci, emicrania o ipertensione dovete assolutamente evitare di bere caffè.
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Composizione – Gli effetti del caffè sono in gran parte dovuti alla caffeina presente in esso, la quale, nei grani non tostati, è normalmente legata all’acido clorogenico, responsabile della stimolazione del sistema digestivo, mentre è libera in quelli tostati.
Il caffè, inoltre, contiene acido caffeico, trigonelline e tannini. Durante la tostatura rilascia gli oli essenziali, comunemente conosciuti come caffeolo o olio di caffè, ai quali si devono l’aroma penetrante e il gusto inconfondibile.
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Un caffè dopo un pasto sostanzioso – Bere una tazza di caffè dopo aver mangiato è una buona abitudine. Il caffè, infatti, coadiuva la digestione: l’acido clorogenico incrementa la produzione di succhi gastrici e favorisce la funzione intestinale. Inoltre, evita l’insorgere di sonnolenza dopo un pasto abbondante.
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Caffè e attività fisica – Il consumo moderato di caffè (2-3 tazzine al giorno) può avere effetti positivi sulle prestazioni atletiche, incrementando la forza e la resistenza.
Tuttavia, se siete dei consumatori abituali di caffè gli effetti saranno meno evidenti; per avvertirne il beneficio, dopo l’assunzione è consigliabile evitare di berne per tre o quattro giorni.
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LIMITARE IL CONSUMO DI CAFFÈ 

Secondo uno studio 300-400 mg di caffeina o 3-4 tazzine di caffè possono provocare effetti collaterali. Ecco la quantità di caffeina contenuta in una tazzina di tre diversi tipi di caffè:
Filtrato: 80-175 mg
Solubile: 0-100 mg
Decaffeinato: 2-5 mg
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Efficace contro la stanchezza, scarsa concentrazione, emicrania, mal di testa, lenta digestione

APPLICAZIONI

Il succo di un limone
1 tazzina di caffè forte e nero
zucchero
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Miscelate il succo di limone con il caffè appena preparato e dolcificate a piacere.
Attenzione: se soffrite dì emicrania dovreste astenervi dal consumo giornaliero di caffè, come da tutte le altre bevande che contengono caffeina. Tuttavia, bere del caffè nero all’insorgenza dell’attacco di emicrania può limitare la vasodilatazione e alleviare il dolore.

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Caffè all’arancia in caso di abuso di alcol
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1/2 tazzina di caffè forte e caldo
1/2 bicchiere di succo d’arancia
zucchero o miele
Miscelate il succo d’arancia con il caffè e dolcificate a piacere con zucchero o miele: vi aiuterà a liberarvi dal senso di pesantezza alla testa e accelererà il vostro recupero,

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Caffellatte con miele contro il raffreddore
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3-5 cucchiai da tavola di latte tiepido
1/2 tazzina di caffè forte e caldo
2-3 cucchiaini di miele
Miscelate il latte tiepido con il caffè caldo e dolcificate con il miele.

Bevete questo gustoso caffellatte a piccoli sorsi: in pochi minuti vi sentirete tonificati.

CONSIGLIO UTILE

I più comuni effetti collaterali di iperdosaggio da caffeina (o d’improvvisa sospensione) sono tremori, nervosismo, tensione muscolare, insonnia, irritabilità e mal dì testa. Per attenuarli è consigliabile berne una tazzina in meno per almeno 3 settimane.

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ATTENZIONE: Tutte le notizie e curiosità contenute in questo pagina hanno esclusivamente scopo informativo e non intendono sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica.

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