CURARSI COL LUPPOLO – Humulus lupulus

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LUPPOLO

Fin dal Medioevo il luppolo è stato utilizzato per  aromatizzare la birra. Inoltre, è noto da secoli per la sua a azione terapeutica contro disturbi digestivi e inappetenza. Oggi è consigliato soprattutto per le sua capacità di favorire il sonno.
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BOTANICA – Il luppolo è una pianta erbacea rampicante appartenente alla famiglia delle Cannabacee che può raggiungere una altezza di 6 metri. Le infiorescenze femminili formano gli strobili, mentre quelle maschili sono riunite in una pannocchia.  Emana un profumo molto intenso e ha un gusto amaro.

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HABITAT –  Il luppolo cresce dalla zona mediterranea a quella submontana, preferibilmente nel Nord Italia. Si trova nelle siepi, lungo i fossi e nei luoghi incolti.
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PARTI UTILI – Per scopo terapeutico si utilizzano gli strobili, le infiorescenze femminili, da cui viene estratta la luppolina, una polvere giallastra resinosa, aromatica e amara, dall’azione schiarente e antifermentativa, utilizzata nella preparazione della birra.
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COMPOSIZIONE – L’olio essenziale di luppolo contiene humulene, una sostanza amara che durante la conservazione diminuisce e viene sostituita dal metilbutanolo. Questa sostanza alcolica ha la proprietà di favorire il sonno. Inoltre, sono presenti flavonoidi, olio essenziale, tannini e sostanze estrogene in piccole dosi.
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INDICAZIONI TERAPEUTICHE – Grazie alle sue proprietà calmanti, il luppolo è efficace in caso di ansia, stati di tensione e disturbi del sonno. La tradizione popolare utilizza l’infuso della pianta per aumentare la produzione di succhi gastrici in caso di disturbi gastrointestinali e contro l’infiammazione della vescica.
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Attenzione: un utilizzo smodato dei preparati di luppolo potrebbe causare nausea, vertigini e fenomeni ipnotici.
 Pianta femminile
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APPLICAZIONI

INFUSO – Versate 1/4 di litro d’acqua bollente su 1 cucchiaino di strobili di luppolo tritati, coprite e lasciate in infusione 10-1 5 minuti, poi filtrate. Bevetene 1 tazza 2-3 volte al giorno e prima di coricarvi.
Per stimolare l’appetito bevete la tisana prima dei pasti.
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BAGNO – Dose per 1 bagno: versate 2 litri  d’acqua bollente su 100 grammi di strobili di luppolo e 100 g di radice di valeriana, lasciate in infusione 20 minuti, poi filtrate e aggiungete all’acqua della vasca.
In alternativa alla radice di valeriana, potete utilizzare le foglie di melissa.
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TINTURA – Contro lo sudorazione di natura nervosa e per favorire il sonno assumete 20 gocce di tintura di luppolo (in farmacia) 3 volte al giorno, miscelate in acqua o tisana. In caso di disturbi del sonno, raddoppiate la dose.
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PREPARATI IN COMMERCIO – Lo strobilo di luppolo o estratti della pianta, insieme a valeriana e melissa, sono i componenti di diversi preparati in commercio, tra i quali tisane calmanti.
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CUSCINETTO DI LUPPOLO – In caso di disturbi del sonno, riempite 1 sacchetto di stoffa con 100 grammi di strobili di luppolo e mettetelo sotto il cuscino.

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CONSIGLIO UTILE

Le infiorescenze femminili si raccolgono in agosto-settembre. Essiccatele in strato sottile, all’ombra e in un locale aerato, rimuovendole spesso.

Strobili di luppolo
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IN CUCINA

In cucina gli apici della pianta di luppolo (in dialetto piemontese “luvertin”, in dialetto lombardo “luertis”, in veneto “bruscandoli”, in lingua friulana “urticions”), della lunghezza di circa 20 cm, vengono raccolti in primavera (marzo-maggio) e utilizzati come il più noto asparago (e a volte sono erroneamente chiamati “asparagi selvatici”).
Da notare come, a differenza della maggior parte dei germogli utilizzati per uso culinario, i getti di luppolo selvatico siano più gustosi quanto più sono grossi. Una volta lessati per 5-10 minuti, con poca acqua o al vapore, si possono consumare direttamente con classico condimento “all’agro”, oppure saltare qualche minuto in padella per servirli con riso o utilizzare per risotti, frittate e minestre.

ATTENZIONE: Non vanno confusi con i rami fioriferi di altre piante solo a prima vista simili, quali l’Ornithogalum (Latte di gallina), un genere che conta molte specie assai tossiche (Ornithogalum pyrenaicum è però commestibile)

Getto apicale di luppolo selvatico

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ERBE MEDICINALI – FITOTERAPIA

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ATTENZIONE: Tutte le notizie e curiosità contenute in questo pagina hanno esclusivamente scopo informativo e non intendono sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica.
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