GIAGGIOLO – Genere Iris

GIAGGIOLO

Genere Iris

Il giglio che campeggia sullo stemma di Francia è originato da un antico errore perché in realtà non è un giglio ma un Iris. Per trovare le radici dell’errore bisogna scorrere indietro di parecchi secoli quando, secondo la tradizione, Luigi VII (1119-1180) ebbe ragione dei suoi nemici in una battaglia che dapprima si mostrava dubbia circa il suo esito. Questa battaglia si svolgeva in una zona acquitrinosa dove era in fiore Iris pseudoacarus; la notte che segui il combattimento, il re ebbe in sogno l’ispirazione di fare del fiore il suo emblema e da quel giorno, per sei secoli e mezzo, esso si presentò nel blasone della casa di Francia sotto il nome di fleur de Iys, fior di giglio. Una spiegazione che sembra valida è questa: al suo apparire i francesi lo chiamarono fleur da Louis, con il nome stesso del sovrano; pronunciato fleur de Lis, finì per diventare nella trascrizione fleur de Lys, cioè fior di giglio. Per quel che riguarda la scelta del giglio nello stemma della città di Firenze, l’opinione più comune la connette con il latino Florentia dal quale discende quasi naturale il riferimento a un fiore e in particolare all’Iris florentina diffusissima nei campi attorno a Firenze. Nel XIII secolo, Ricordano Malispina, nella sua Historia Fiorentina, associa la adozione del giglio con la
sua somiglianza a un’elsa di spada.

Di Iris la fitoterapia usa il rizoma che, allo stato fresco, ha un odore piuttosto sgradevole e un sapore acre e nauseante; raccolto nella stagione secca, da giugno ad agosto, esso viene lavato, liberato dalle radici, scortecciato e seccato perdendo così il cattivo odore che emana appena colto e acquistando un gradevole profumo di violetta. In piccole dosi il decotto è diuretico ed espettorante. In profumeria si adopera il rizoma per estrarre l’irone, che è usato come essenza di violetta oppure per produrre una polvere che entra nei dentifrici. Un tempo tale polvere faceva parte delle migliori ciprie alle quali conferiva un gradito profumo e serviva per preparare i sacchetti profumati che le nostre nonne riponevano negli armadi della biancheria.
In farmacia, nei tempi passati, si preparavano pallottoline di rizoma, i cosiddetti “piselli di Parigi”, che, impregnati di sostanze vescicatorie, assolvevano il ruolo di cauteri. In pezzi decorticati il rizoma veniva usato come masticatorio per i lattanti.


ERBE MEDICINALI – FITOTERAPIA

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