FRANÇOIS GERARD

Ritratto di François Gérard (1790 circa)
Antoine-Jean Gros (1771–1835)
Olio su tela cm 56,2 x 47,3
Metropolitan Museum of Art, New York

François Pascal Simon Gérard (Roma, 4 maggio 1770 – Parigi, 11 gennaio 1837) è stato un pittore francese.

Pur francese Gerard nacque casualmente a Roma nel l770, in quanto il padre era intendente all’ambasciata francese presso la Santa Sede. Grazie agli appoggi politici di cui godeva, l’uomo riuscì a ottenere che il figlio venisse ammesso alla “Pension du roi”, destinato a dodici meritevoli giovani artisti. Nel 1782 la famiglia ritornò a Parigi dove il giovane Gerard frequentò dapprima l’atelier dello scultore Pajou, poi quello del pittore Brenet e infine, nel 1786, i corsi tenuti da David. Il rapporto fra Gerard e David fu molto stretto, tanto che alla morte del padre il maestro sentì il dovere di aiutare economicamente l’allievo e la sua stima fu tale da fargli ottenere il “Grand Prix de Rome”, dopo l’insuccesso del 1789 quando giunse secondo dopo Girodet. Ritornato a Roma in compagnia della madre, Gerard pur mantenendo lo stretto legame con la pittura di David, cominciò a studiare anche Raffaello. Il suo rientro a Parigi risale al periodo post rivoluzionario, quando, ancora forte della protezione di David, ottenne la commissione per l’illustrazione delle opere di Virgilio e di Racine, nonché la nomina a membro del Tribunale rivoluzionario. In questo periodo l’artista ottenne anche l’appoggio del noto miniaturista Isabey, da lui ritratto insieme alla figlia in un dipinto oggi al Louvre. Oltre che pittore di storia, Gerard a Parigi divenne celebre come ritrattista, e proprio in virtù del suo successo, nel 1817, durante la Restaurazione, Luigi XVIII lo nominò primo pittore e nel 1819 gli offrì il titolo di barone. Il suo prestigio era talmente alto da meritarsi l’appellativo di “le peintre des rois et le roi des peintres”. Gerard morì a Parigi nel 1837.