RAFFAELLO SANZIO

Raffaello nacque ad Urbino nel 1483. Era figlio di Giovanni Santi (da cui il cognome Sanzio), un modesto pittore apprezzato alla piccola ma colta corte di Urbino. Entrato giovanissimo nella bottega del Perugino, Raffaello ne diventò presto collaboratore, rivelando eccezionali doti pittoriche. In una lettera del 1° ottobre 1504, Giovanna Feltria, moglie del duca di Urbino, presentò al Soderini, gonfaloniere di Firenze, il giovane Raffaello che aveva deciso di trasferirsi nella città toscana. Pur continuando i rapporti con la corte di Urbino (San Michele e il drago, Louvre), Raffaello assolse a numerose commissioni della ricca borghesia fiorentina. Nascono così la Madonna del cardellino (Uffizi), La bella giardiniera (Louvre), il Trasporto di Cristo (Galleria Borghese) e magnifici ritratti come
quelli di Agnolo e Maddalena Doni (Firenze, Galleria Palatina).
Nel 1508 Raffaello si trasferì a Roma, alla corte di Giulio II: l’imponente decorazione delle stanze vaticane lo accompagnò tutta la vita, anche sotto Leone X, papa dal 1513.
Radunò intorno a sé una nutrita equipe di pittori e decoratori che lo aiutarono a far fronte alle innumerevoli richieste, non solo da tutta Italia ma anche dall’estero, di pale d’altare (Madonna di Foligno, Pinacoteca Vaticana), affreschi (Trionfo di Galatea, Roma, Villa Farnesina), quadri da stanza (Madonna della seggiola, Galleria Palatina), ritratti (Baldassarre Castiglione, Louvre), e infine imprese architettoniche (Roma, Villa Madama).

Raffaello morì il 6 aprile 1520. Non terminò così la Trasfigurazione, ordinatagli dal cardinale Giulio de’ Medici, in gara con Sebastiano del Piombo che realizzò, forse con l’aiuto di disegni di Michelangelo, la Resurrezione di Lazzaro.