RINASCIMENTO – MASACCIO (Pagamento del tributo)

PAGAMENTO DEL TRIBUTO (1425)
Masaccio (1401–1428)
Affresco cm 255 x 598
Santa Maria del Carmine, Firenze

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MASACCIO

Nel campo della pittura il primo grande applicatore dei canoni prospettici (che vennero teorizzati da Leon Battista Alberti nel trattato “Della Pittura“) fu Masaccio.
Giovane collaboratore del più anziano maestro Masolino, nella Cappella Brancacci al Carmine di Firenze ci ha lasciato uno dei più alti capolavori dell’Umanesimo italiano, punto di riferimento obbligato per tutti gli artisti successivi.
La cappella, dedicata a San Pietro, è stata restaurata recentemente ed ha rivelato gli smaglianti colori originari. L’artista, sul muro sinistro, dipinse la scena del Tributo: Cristo, circondato dagli Apostoli, la cui disposizione sembra suggerire la complessa struttura di una forma architettonica, ordina a Pietro di prendere dalla bocca di un pesce la moneta per pagare il tributo al gabelliere ed entrare in città. I tre momenti della narrazione sono coordinati dalla potente figura del Cristo, e non rispettano una rigida successione cronologica. Tutto è unificato dalla nitida impostazione prospettica che scandisce lo spazio e definisce i volumi dei corpi, esaltando anche la funzione plastica della luce.

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