Fonte immagine: IO SONO FRIULI VENEZIA GIULIA
ARTA TERME
Frazioni: Avosacco, Cabia, Cedarchis, Lovea, Piano d’Arta, Piedim, Rivalpo, Valle.
Località: Chiarsò, D’Inquam, Lavoreit, Plan di Cocés, Rinch, Rosa dei Venti.
Oggi nota ben oltre i confini della terra carnìca e friulana, cresciuta sulle sponde del Torre But, nello stretto Canal di San Pietro, può contare su un passato storico già conosciuto dalle matrone romane che trovavano nelle acque della Fons Putens rimedi ai loro mali: arrivavano fino a Julium Carnicum per i loro bagni di salute nei mesi caldi d’estate. Acque solforose, a temperatura costante di dieci gradi, hanno fatto la fortuna di Arta Terme, ricordate lungo i secoli, soprattutto a partire dal Cinquecento: ne parlano gli storici Fabio Quintiliano Ermacora, Jacopo da Valvasone e Palladio degli Olivi nelle loro descrizioni, fornendo buon materiale alle ricerche scientifiche degli specialisti dell’Imperiale Regio Governo di Vienna e ai moderni che ne hanno fatto un centro efficiente di cura, con la valorizzazione aggiunta di una rilevante promozione turistica.
Il patrimonio di questo centro carnico racconta di un, passato carico di testimonianze che si aggiungono alle sue acque terapeutiche, quasi cornice ad un sollievo del corpo.
Accanto ad un tipico artigianato di ceramiche e di tessuti che qui hanno qualità originali di colori e di composizioni, il territorio possiede a Cabia, una sua piccola frazione, la prima tela firmata e datata da Nicolò Grassi (1710): senza dire che nelle case della stessa frazione è nato, almeno come fama, quel ricercato distillato di prugne di gusto inimitabile. E ad Avosacco, un ricercatore dotto aveva raccolto un’autentica preziosità di monete celtiche e romane disperse purtroppo nel primo conflitto mondiale.
C’è poi la testimonianza, in località Alzeri, dei Cavalieri di Malta conia chiesetta di San Nicolò, ricca di sculture lignee. A ragione il Governo regionale ne ha fatto una zona di tutela.
Fonte immagine di Cabia, frazione di Arta Terme – Amici della Carnia fanpage – Foto di Sergio Iurine
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Fonte immagine di copertina del panorama di Arta terme – Wikipedia – Sebi1
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