CURARSI CON LO SPONDILIO (Heracleum sphondylium)

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LO SPONDILIO

A Crauglio, quando ero ancora un fanciullo, una delle mie leccornie preferite era il fusto seccato al sole dello spondilio, che spezzato dà delle “perline” dolcissime.
Lo spondilio, noto anche come panace, panacea o sedano dei prati, è un parente gigante della carota; alto come un uomo, con grossi fusti scanalati, cavi e ispidi e foglie molto grandi, ha fiori di colore bianco, raccolti in grandi ombrelle. Fantasticando, nella mia immaginazione, si trasforma in una pianta mostruosa delle foreste primitive del nostro pianeta nelle quali vagavano insetti giganti…

Lo spondilio è di casa nei prati, nelle radure e, in una stagione, invade il campo che il contadino lascia a maggese. Fiorisce dalla primavera all’autunno e da piccoli frutti rotondi e piatti somiglianti a lenticchie che fanno la gioia degli uccellini.
Secondo le condizioni climatiche è una pianta perenne o biennale. Il nome latino Heracleum, ci ricorda che era dedicato a Ercole per il suo vigore e per le sue virtù toniche.
Devo ammettere che gli slavi e i popoli nordici hanno molta più confidenza con lo spondilio di me. Con le sue foglie fanno il bortsch, una zuppa acida e corroborante, e con il midollo dei fusti delle dolcissime leccornie. Gli svedesi poi, attribuiscono alla radice delle virtù per curare l’isterismo e l’epilessia. I russi pretendono di curare con lo spondilio tutti i disturbi dell’apparato digerente (stomaci pigri, diarree e dissenterie) e l’adoperano come vermifugo.
Per conto mio, vi faccio presente questa pianta per ben altre ragioni. Prima di tutto ho potuto osservare che è molto attiva per uso esterno (foglie e radici schiacciate) contro foruncoli, favi, ulcerazioni, ascessi e punture d’insetti.
Mio padre, che chiamava lo spondilio “zampa d’orso”, lo considerava il migliore degli afrodisiaci: non si contano gli uomini impotenti o le donne frigide che hanno ritrovato l’equilibrio sessuale grazie allo spondilio; un equilibrio senza il quale il corpo e l’anima non possono considerarsi sani.
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Raccolta

È consigliabile cogliere le foglie durante l’estate quando sono già ben sviluppate ma non ancora aggredite dagli insetti.

Per estirpare le radici non c’è una stagione particolare, anche se io ho una certa predilezione per l’autunno perché ritengo che in quel periodo siano maggiormente attive.

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Fonte immagine: Wikipedia – Sten Porse

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Preparazione e impiego

DECOTTO di radici (contro i disturbi dell’apparato digerente): una piccola manciata di radici fresche in un litro d’acqua. (Da 2 a 4 tazze al giorno.)
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CATAPLASMI di foglie e di radici schiacciate (contro i foruncoli, ecc.): rinnovateli ogni 10 minuti.
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BAGNI ALLE MANI E PEDILUVI per combattere la frigidità e l’impotenza sessuale: gettate due manciate di foglie fresche e di radici tagliate a fettine per litro d’acqua. (2 volte al giorno.)
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SUCCO di spondilio intero contro l’impotenza e la frigidità: un cucchiaino da caffè al giorno.

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ERBE MEDICINALI – FITOTERAPIA

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ATTENZIONE: Tutte le notizie e curiosità contenute in questo pagina hanno esclusivamente scopo informativo e non intendono sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica.
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