PRUGNO SPINOSO
Prunus spinosa
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I contadini del Medioevo si proteggevano dalle streghe e dalle disgrazie con questa pianta. Nella tradizione popolare ci si avvaleva del prugno selvatico per combattere il raffreddore, i dolori reumatici e come leggero lassativo.
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BOTANICA – Il prugno spinoso è un arbusto a foglie caduche appartenente alla famiglia delle Rosacee, che può raggiungere l’altezza massima. di 3-4 metri. Il frutto è una drupa rotonda di color blu-nerastro ed è commestibile. I fiori bianchi, isolati, hanno un peduncolo glabro; il calice presenta cinque petali ovali-oblunghi. La pianta emana un profumo simile a quello delle mandorle. l frutti, ricchi di vitamina C, hanno un sapore molto aspro.
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HABITAT – Il prugno spinoso cresce su terreni ricchi di calce e sassosi, nei boschi, ma soprattutto nelle siepi; predilige i luoghi assolati. Cresce spontaneo in tutta l’Europa, l’Asia minore, il Nordafrica e il Nordamerica.
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PARTI UTILI – Per scopo terapeutico si utilizzano soprattutto i fiori e la corteccia.
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COMPOSIZIONE – I fiori contengono flavonoidi e cumarine e tracce di amigdalina. La corteccia è ricca di tannini e sostanze amare.
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INDICAZIONI TERAPEUTICHE – Il prugno spinoso è utilizzato per le sue proprietà astringenti e febbrifughe. Inoltre, esso è d’aiuto in caso di costipazione, crampi allo stomaco e gonfiore, grazie alle proprietà digestive, lassative e depurative dei fiori, che vanno però utilizzati in dosi ridotte. In caso di infiammazioni della cavità orale, mal di gola o gengiviti, si utilizza il succo dei frutti per fare gargarismi, in quanto essi contengono sostanze astringenti, utili per le mucose della bocca.
L’omeopatia si avvale del prugno spinoso per attenuare i dolori mestruali, in caso di debolezza cardiaca, dolore ai nervi, mal di testa, gonfiori e coliche.
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Attenzione: tutte le parti della pianta vanno usate con l’autorizzazione del medico e seguendone le indicazioni.
APPLICAZIONI
TISANA DI FIORI – Versate 1/4 di litro d’acqua bollente su 3 grammi di fiori, lasciate brevemente in infusione e poi filtrate. In caso dì costipazione e per purificare il corpo bevetene 1 tazza mattino e sera.
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SCIROPPO – Cuocete 3 grammi di fiori con miele o zucchero condito. In caso di tosse o raucedine assumete 1 cucchiaio di sciroppo 4-5 volte al giorno.
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TISANA DI FOGLIE – Versate 1/4 di litro d’acqua bollente su 1 cucchiaio di foglie essiccate, lasciate brevemente in infusione e poi filtrate. Bevete 1 tazza mattino e sera in caso di problemi a reni o vescica.
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SUCCO – Versate acqua a sufficienza per coprire i frutti. Dopo 1-2 giorni filtrate e aggiungete 500 grammi di zucchero per ogni litro di succo, poi portate più volte a ebollizione. Riempite col succo delle bottiglie che farete bollire.
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MARMELLATA – Lasciate i frutti a bagno in acqua freddo per una notte; poi filtrate. Aggiungete 1/4 di litro di vino bianco e 1/8 di litro d’acqua a 1 kg di frutti. Cuocete mescolando continuamente e poi passate. Aggiungete 375 grammi di zucchero e cuocete di nuovo.
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CONSIGLIO UTILE
Raccogliete i fiori in primavera ed essiccateli. I frutti vanno invece colti in autunno e possono essere utilizzati freschi o congelati, durante l’inverno.
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ERBE MEDICINALI – FITOTERAPIA
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