LA CULTURA GRECA – ATENE

 

LA SCUOLA DI ATENE – Raffaello

Nei secoli V-IV a.C., soprattutto nell’età di Pericle, Atene fu il centro politico e culturale della Grecia. La città, enorme per quei tempi (circa 200.000 abitanti) aveva una vita culturale molto intensa. Fin dalla mattina le strade e le piazze erano piene di gente e tutta la vita civile si svolgeva all’aperto, nelle forme più diverse: assemblee popolari, feste e processioni, dispute filosofiche, politiche e scientifiche, spettacoli teatrali. Ogni cittadino ateniese, prendendo parte all’assemblea popolare, ascoltando le dispute o le discussioni giuridiche e scientifiche, frequentando il teatro,. partecipava alla vita politica e culturale della città.

La filosofia

Una delle maggiori conquiste degli antichi greci nel campo della cultura e della ideologia fu la filosofia, della quale i filosofi greci sono considerati gli iniziatori.
La prima fase dello sviluppo della filosofia greca antica fu la filosofia della natura, diffusasi nei secoli VII-VI a.C. nelle città greche dell’Asia Minore. I filosofi di questa scuola (Talete, Anassimene, Anassimandro) volevano stabilire la sostanza del mondo intellegibile e furono i primi, anche se ingenui, materialisti.
 Eraclito da Efeso, olio su tavola di Hendrick ter Brugghen, 1628
Rijksmuseum (Amsterdam)
Un fenomeno molto importante per la sua epoca fu il sistema filosofico di Eraclito da Efeso (V-IV secolo a.C.). Brani della sua opera, conservati sino ai nostri giorni, ci consentono di considerarlo come uno dei primi filosofi dialettici. “Tutto scorre – diceva – ed è impossibile attraversare uno stesso fiume due volte“. Eraclito studiava le contraddizioni della vita e considerava ogni fenomeno come uno scontro tra contraddizioni. Egli scriveva: “La guerra è generale, la verità è difficile, tutto nasce dalla lotta e per necessità“.
Busto di Democrito ritrovato nella Villa dei papiri a Ercolano
Un grande filosofo materialista fu Democrito (V-IV secolo a.C.), originario della Tracia. L’affermazione fondamentale della sua filosofia è quella secondo la quale il mondo è composto di atomi e di vuoto. Che cos’è l’atomo? E’ la più piccola particella indivisibile di materia. Gli atomi si muovono nel vuoto, si scontrano, si uniscono e da queste combinazioni traggono origine tutte le cose, tutto il mondo sensibile. La dottrina di Democrito è molto conseguente e logica: tutto risale al movimento della materia (atomi materiali).
Platone e Aristotele . Campanile di Giotto (Luca della Robbia)
Fondatore di una dottrina totalmente contrapposta – l’idealismo – fu un altro grande filosofo greco, Platone (427-347 a.C.), che faceva parte, sia per origine che per opinioni politiche, dell’aristocrazia ateniese. Secondo Platone, la sostanza del mondo sono le idee, termine con il quale egli intendeva il contenuto obiettivo della conoscenza. Le idee costituivano un mondo ideale che si trova oltre le stelle fisse. Il nostro mondo materiale è una rozza, imperfetta e persino artificiosa copia di questo mondo delle idee. Gli uomini immaginano il mondo delle idee in quanto le anime, che si insediano nel corpo dell’uomo, hanno in precedenza abitato sulle stelle fisse, dalle quali potevano contemplare il mondo delle idee. Così, secondo la dottrina di Platone, l’atteggiamento nei confronti della materia deve essere negativo, di rifiuto, poichè essa è rozza, amorfa, dotata di valore solo nella misura in cui è spiritualizzata dalle idee.

Questi concetti stanno alla base di tutte le dottrine e delle teorie idealistiche di epoca successiva.

Statua di Aristotele a Calcide (vedi qui file originale)
La filosofia raggiunse il massimo splendore con Aristotele (384-322 a.C.), uomo enciclopedico, la cui mente universale realizzò una sintesi di tutta la scienza e la filosofia antiche.
Nel suo sistema filosofico Aristotele fece il tentativo di fondere il materialismo di Democrito con l’idealismo di Platone e proprio quello fu il punto debole del suo pensiero, poichè il materialismo e l’idealismo non possono convivere e si escludono reciprocamente. Tuttavia Aristotele ha lasciato molti concetti ed affermazioni preziosi, che ebbero una enorme importanza nello sviluppo successivo della filosofia. Citerò, ad esempio, la sua dottrina sull’unità della forma e del contenuto (materia).
Aristotele fu non solo filosofo ma studioso eclettico, si occupò di logica, di astronomia, di scienze naturali, di linguistica, di poesia, ecc.
La filosofia greca classica conserva ai giorni nostri tutta la sua importanza ed è considerata patrimonio di tutta l’umanità.
.

Storiografia

Erodoto

La scienza della storia nacque proprio presso i greci, come d’altronde dimostra la stessa parola storia di origine greca.

“Padre della storia” è considerato Erodoto, nato ad Alicarnasso (Asia Minore) e vissuto nel V secolo a.C. Alla sua penna appartiene I’opera storica in 9 libri chiamata solitamente Storia o  Muse. Quest’opera è dedicata alle guerre greco-persiane, ma l’autore si concede anche divagazioni sulla storia dell’Egitto, della Persia, della Scizia.
Un altro grande storico fu I’ateniese Tucidide (460-395 a.C.), autore di un’opera dedicata alla guerra del Peloponneso, cui egli partecipò. Le opere di Tucidide sono bellissime e in esse viene fatto, per la prima volta, il tentativo di narrare gli avvenimenti senza soggettivismi patriottici.
Ricordo un altro storico ateniese, Senofonte (430-355 a.C.), autore di numerose opere storiche, delle quali la più famosa è la Storia greca che viene considerata una continuazione delle opere di Tucidide.
Anche Aristotele scrisse opere storiche, delle quali molte sono andate perdute, mentre tra quelle conservatesi è molto interessante la Politica ateniese, che traccia un quadro storico dello sviluppo dello Stato ateniese e della formazione sistematica delle basi della costituzione ateniese.
Queste opere degli storici greci costituiscono I’inizio della scienza storica antica.
.

La letteratura e il teatro

Un altro e non meno brillante aspetto della cultura greca fu l’arte, nel senso più ampio della parola. Il teatro, la poesia, l’arte plastica e l’architettura furono i settori in cui il genio greco si espresse in tutta la sua forza.
Il teatro, in Grecia, ebbe una grande funzione sociale. Dapprima esso era strettamente legato alla religione, ma in seguito divenne uno degli elementi più importanti della vita politica della società greca.
Proprio in Grecia nacquero e si svilupparono le due forme fondamentali di teatro, i suoi generi principali: la tragedia e la commedia, derivati dalle danze e dagli scherzi legati al culto di Dioniso, dio del vino. Durante le processioni trionfali in onore di Dioniso, il coro, formato dai compagni del dio, i satiri (metà uomini e metà caproni), vestiti con pelli di caprone, cantava inni nei quali venivano raccontati miti e leggende legati al nome di Dioniso. Proprio da questi cori nacque la tragedia (la parola  tragedia, infatti, significa canto del caprone).
Dapprima gli spettacoli teatrali avvenivano nelle piazze, ma in seguito furono trasportati in edifici appositi.
Il teatro greco si differenzia da quello moderno in quanto era a forma di anfiteatro, con un palco circolare nel mezzo ed era senza tetto. Uno dei più importanti teatri di Atene sorgeva sull’Acropoli e poteva contenere 30 mila spettatori.

I più grandi tragici greci furono Eschilo, Sofocle ed Euripide.

Bronzo rinascimentale di Eschilo, al Museo archeologico nazionale di Firenze
Eschilo (525-456 a.C.) scrisse circa ottanta tragedie, delle quali solo sette sono giunte sino a noi. Tra esse la più interessante è il Prometeo incatenato, basata sul mito di Prometeo, che avrebbe insegnato all’uomo come ottenere il fuoco, dando inizio allo sviluppo della cultura e della civiltà. Poichè egli fece conoscere all’uomo il fuoco contro il volere di Giove, fu incatenato ad una rupe e sottoposto ai più atroci supplizi.
Nell’opera di Eschilo, Prometeo è visto come un rivoluzionario coraggioso che ha osato contrapporsi ai potentissimi dei per favorire il progresso umano.
Sofocle
Un altro grande tragico fu Sofocle (496-406 a.C.), vissuto nel periodo di maggior splendore di Atene. Si ritiene che egli abbia scritto quasi centoventi tragedie, delle quali solo sette sono giunte sino a noi.
Nelle tragedie di Sofocle si sviluppa una delle idee più caratteristiche del pensiero antico, quella del destino e del castigo.
Da questo punto di vista è particolarmente significativa l’opera Edipo re, che narra la storia del re tebano Laio, al quale è stato predetto che verrà ucciso dal figlio, il quale, poi, si sposerà con la propria madre Giocasta. Per sfuggire al destino, Laio ordina che il figlio venga ucciso, ma lo schiavo al quale viene affidato il compito non ne ha il coraggio e affida il piccolo Edipo ad un pastore; diventato uomo, Edipo giunge alla corte di Corinto, dove un indovino gli predice che ucciderà il padre e sposerà la propria madre. Ritenendo di essere figlio del re di Corinto, Edipo si allontana dalla corte e durante il viaggio viene a diverbio con un uomo accompagnato dal seguito e lo uccide, ignorando che si tratta di Laio il suo vero padre. Successivamente Edipo salva la città di Tebe dal maleficio della sfinge e gli abitanti, riconoscenti, gli offrono il trono e la mano della moglie del defunto re, Giocasta. Così, nonostante tutti i tentativi per sfuggire al proprio destino, Edipo ne è sopraffatto. Dopo alcuni anni, quando si scopre la verità, Giocasta si uccide ed Edipo, strappatisi gli occhi, si allontana in volontario esilio. Così, anche il delitto involontario non può restare impunito e ad esso segue inevitabile il castigo.
Scultura raffigurante Euripide, conservata presso la galleria del Colosseo
Il terzo grande tragico fu Euripide (480-406 a.C.), che scrisse novanta tragedie, solo diciotto delle quali sono giunte sino a noi. Le più famose sono MedeaIppolito, le BaccantiIfigenia in Tauride, ecc.
Euripide si differenzia dagli altri tragici per la ricerca psicologica nei confronti dei suoi personaggi e per la capacità che ha di dare loro caratteristiche individuali. Nelle tragedie di Euripide la funzione del coro, tanto importante nelle opere dei suoi predecessori, diventa secondaria e il centro di gravità si sposta sui protagonisti.
Oltre alla tragedia, in Grecia si sviluppò anche un altro genere, quello della commedia, nato dalla fusione della farsa popolare (mimo) con i riti più festosi in onore di Dioniso.
Il più grande scrittore di questo genere fu Aristofane (446-385 a.C.) del quale ci sono giunte solo 11 commedie: NuvoleRaneLisistrata, ecc.
Le commedie di Aristofane hanno una decisa coloritura politica, dato che l’artista faceva parte dei circoli democratici moderati e non perdeva occasione per mettere in luce i difetti delle forme democratiche più avanzate dei maggiori e più impegnati uomini politici del tempo (ad esempio Cleone).
Oltre alle opere di letteratura, una grande conquista del genio artistico greco nell’epoca classica furono I’architettura e I’arte plastica.
.

Le arti figurative e l’architettura

Acropoli di Atene
L’architettura greca creò tre stili fondamentali, che caratterizzano i diversi tipi di colonna: dorico, ionico e corinzio.
Nella scultura greca esistevano due scuole: quella ateniese (della quale lo scultore più famoso fu Fidia) e quella del Peloponneso (di cui il maggiore esponente fu Policleto). Gli scultori greci elaborarono il cosiddetto canone, cioè le proporzioni del corpo umano.
La migliore stagione dell’architettura e della scultura greche classiche si hanno nel secolo di Pericle ad Atene, verso la quale confluivano numerosi artisti. Nella città vivevano Fidia, i migliori architetti del tempo (Ictino e Callicrate), i migliori pittori dell’antichità (Polignoto e Parrasio).
Le più importanti opere d’arte che abbellivano Atene in quel periodo erano le statue degli dei e gli edifici pubblici, che si distinguevano dagli altri per la loro stupenda architettura.

Tra gli edifici eretti sulla Acropoli di Atene ricordo particolarmente il Partenone e i Propilei e, nella città bassa, l’Odeon.

 Partenone di Atene
Il Partenone era un santuario dedicato alla dea Atena, un edificio grandioso in marmo bianco, costruito da Ictino e Callicrate e decorato, esternamente ed internamente, da meravigliose sculture.

All’interno del tempio si trovava una statua scolpita da Fidia e raffigurante la dea Atena con lo scudo e l’elmo d’oro.

Olimpia – Rovine del tempio di Giove (vedi qui file originale)
Un’altra grandiosa opera di Fidia fu la grande statua in bronzo della dea Atena Promachos, realizzata con il bronzo estratto a Maratona. Questa statua si ergeva sul punto più alto dell’Acropoli ed era così alta che il suo elmo d’oro, luccicante al sole, era visibile da lontano e serviva da guida ai marinai.
Tra le opere più belle di Fidia ricordo anche la grandiosa statua di Giove Olimpico, situata ad Olimpia nel tempio di Giove.
I Propilei erano I’entrata solenne dell’Acropoli ed erano costituiti da un colonnato coperto con quattro entrate laterali e con quattro sale di marmo disposte ai lati dell’entrata principale. Una di queste sale era decorata con le opere dei più famosi pittori, tra cui Polignoto.

Ai Propilei si accedeva da un’ampia scalinata in marmo.

Odeon – Teatro di Atene

La terza, grandiosa costruzione risalente all’età di Pericle fu l’Odeon, il teatro costruito per le rappresentazioni poetiche e musicali. A differenza degli altri teatri, la sala dell’Odeon era coperta, per consentire un’acustica migliore. Il teatro era costruito secondo la forma della tenda di Serse ed il tetto poggiava sugli alberi delle navi che erano state prese ai persiani. L’Odeon era perciò un teatro e, al tempo stesso, un monumento alla liberazione della Grecia dall’invasione persiana.

Il vero Partenone di Atene? Secondo un archeologo olandese, in realtà sarebbe l'Eretteo
Eretteo – Acropoli di Atene
Le conquiste degli antichi greci nel campo della filosofia, della letteratura e dell’arte fanno parte
del patrimonio culturale di tutta I’umanità.
 Atena Promachos domina l’Acropoli di Atene
.

VEDI ANCHE . . .

STORIA DELL’ARCHEOLOGIA

L’UOMO, LA NATURA, IL LAVORO E L’ARTE PRIMITIVA

LE ORIGINI DELL’ARTE

IL PALEOLITICO E IL NEOLITICO

LA SCOPERTA DI TROIA – Heinrich Schliemann

LA CIVILTÀ CRETESE

CRETA E MICENE – L’ARTE MINOICA

CRETA E MICENE – LA CIVILTÀ MICENEA

ACROPOLI DI MICENE

ACROPOLI DI ATENE, le vestigia del passato

ACROPOLI DI ATENE – IL PARTENONE e altre opere

ANTICA GRECIA – Architettura dell’età arcaica

ANTICA GRECIA – LA PITTURA

LA CULTURA GRECA – ATENE

ARTE ETRUSCA – PITTURA – SCULTURA – ARCHITETTURA – ARTI MINORI

ARCHEOLOGIA ETRUSCA – Il frontone di Talamone

IL FORO ROMANO

.