INFLUENZA

INFLUENZA

Le epidemie di questa infezione virale durante l’inverno sono abbastanza frequenti. Molti, erroneamente, confondono l’influenza con un raffreddamento, mentre la prima, in realtà, è una condizione più seria. La vera influenza causa FEBBRE, spesso alta, con sensazioni di freddo, sudorazione, cefalea, dolori muscolari, debolezza, perdita di appetito, tosse e dolore allo sterno.

La causa risiede nell’infezione di uno dei tanti virus responsabili dell’influenza, che, tra l’altro, mutando spesso, rendono impossibile l’immunizzazione a lungo termine. I sintomi possono durare una settimana, seguiti di solito da un periodo di debolezza transitoria.
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LA MEDICINA NATURALE

OMEOPATIA
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Aiutarsi da soli –  I rimedi includono: Baptisia, nei casi di grave prostrazione, di comparsa di sintomi gastrici, intontimento e quando il paziente abbia il volto arrossato e si senta “a pezzi”; Eupatorium perfoliatum se il soggetto si sente con “le ossa rotte”, ha gli occhi arrossati, e non desidera muoversi; e Gelsemium nei casi di pesantezza al capo e agli occhi, assenza di sete e sensazioni alternate di caldo e freddo lungo la schiena.
Altri rimedi molto usati sono Belladonna…, Aconitum…., e Bryonia. Assieme a questi, è utile l’assunzione degli oligoelementi rame (2 dosi al giorno per qualche giorno) oppure dell’associazione rame-oro-argento (una dose al giorno per una settimana); possono essere assunti anche contemporaneamente, in modo alternato (per esempio, rame al mattino e rame-oro-argento alla sera).
Dal punto di vista preventivo, l’omeopata consiglierà l’assunzione di un tubo dose di Oscillococcinum 200 K ogni 15 giorni in periodo di epidemia, assieme al manganese-rame oligoelemento, una dose 3 volte alla settimana.
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FITOTERAPIA – LE ERBE
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Aiutarsi da soli nella prima fase della malattia, quando sono presenti brividi di freddo, si consigliano tè allo zenzero, alla cannella, o addirittura al pepe di Caienna, allo scopo di aumentare la circolazione e la temperatura corporea. In caso di febbre, provate infusi di fiori di sambuco, di millefoglie e di menta per normalizzare la temperatura, un cucchiaio ogni ora.
Per aumentare l’appetito durante la convalescenza, si consigliano 2 o 3 tazze al giorno di tè di millefoglie e di melissa. È anche consigliata l’echinacea per rinforzare le difese immunitarie.

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NATUROPATIA
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Il modo migliore per combattere l’influenza sarebbe prevenirla, anche se in realtà può risultare difficile, soprattutto durante l’epidemia. Nella prima fase della malattia, può essere utile assumere solo liquidi. In caso di dolori e sensazione di freddo, si consiglia un bagno caldo con l’aggiunta di sali di Epsom, prima di coricarsi.
Nella fase dello stato febbrile, assumete tè di fiori di sambuco e succhi di frutta e applicate impacchi freddi sul torace.
Come in tutti gli altri casi in cui si consiglia l’applicazione di impacchi freddi, si ricorda di coprire la parte con un asciugamano pesante o con una coperta per favorire la traspirazione e mantenere il calore.
Possono anche essere prescritte dosi di vitamina A (circa 5.000 UI) e vitamina C (3-4 g) o altre vitamine.

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SALI DI SCHUESSLER
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Nei casi di febbre si consiglia Nat. sulph. ogni ora, alternato a Ferr. phos. durante la prima fase della malattia. Kali mur. può essere alternato a Ferr. phos. quando c’è sensazione di “naso chiuso”, con emissione di muco giallastro, e desiderio di aria fresca.
È consigliabile l’abbassamento della temperatura. Calc. phos. può essere assunto durante il periodo della convalescenza.
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LA MEDICINA TRADIZIONALE

I soggetti giovani e sani in genere guariscono dall’influenza semplicemente restando a riposo, assumendo molti liquidi e aiutandosi con l’aspirina o il paracetamolo, di solito alla dose di 2 pastiglie ogni 6 ore fino a un massimo di 6 in 24 ore.
Gli antibiotici non sortiscono alcun effetto contro il virus, anche se i medici spesso li prescrivono per combattere le infezioni batteriche secondarie che possono determinare l’insorgenza di bronchite o polmonite, mentre non dovrebbero essere prescritti per prevenire eventuali complicazioni.
Chi è colpito dall’influenza non dovrebbe andare al lavoro: questo eccesso di zelo non avrà altro risultato che diffondere la malattia, attraverso colpi di tosse e starnuti, e aumenterà i rischi di complicazioni.
Ogni anno, in autunno, vengono selezionati i virus che prevedibilmente si diffonderanno durante l’inverno successivo. L’immunizzazione viene proposta in alcuni casi a gruppi di soggetti ad alto rischio, quali persone oltre i 65 armi, malati di diabete e coloro che soffrono di disturbi cardiaci e polmonari.
Il vaccino, comunque, offre una protezione limitata a un solo tipo di virus, quindi non protegge da altri tipi di influenza e dal comune raffreddore.
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TABELLA DEI RIMEDI NATURALI

Stando in casa e scegliendo i rimedi adeguati, potrete eliminare i sintomi più gravi dell’influenza, dai brividi  all’arrossamento della gola tipici dei primi giorni della malattia, fino alla stanchezza e alla tosse che possono durare più giorni. Curandosi si evita di diffondere il virus e si diminuiscono i rischi di eventuale complicazioni.
Nella tabella sorto elencati alcuni rimedi alternativi utili per combattere l’influenza e gli effetti specifici di ciascuno. Per esempio, l’assunzione di aglio aiuta ad alleviare l’arrossamento della gola, abbassa la febbre, combatte l’infezione e agisce come espettorante.

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ERBE MEDICINALI – FITOTERAPIA

ABCDEFG – H – I – J – KLMNOPQRST – U – V – W – X – Y – Z

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ATTENZIONE: Tutte le notizie e curiosità contenute in questo pagina hanno esclusivamente scopo informativo e non intendono sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica.

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