ALLA FERROVIA – Édouard Manet

ALLA FERROVIA (1872-1873)
Édouard Manet (1832-1883)
National Gallery Of Art – Washington
Olio su tela cm 93 x 114

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Le due protagoniste del quadro vivono con emozioni contrapposte il passaggio del treno alla stazione ferroviaria.
La donna seduta sul muretto, con un sonnecchiante cagnolino sulle ginocchia, resta indifferente all’arrivo della macchina, anche se interrompe per un istante la lettura; la bambina, con incantata partecipazione, guarda oltre la cancellata fra i vapori lasciati dal treno. La malinconica consapevolezza della maturità, e la vivace curiosità della fanciulla sono sottolineate anche dalle diverse tonalità dei colori: blu steso con campiture fredde e metalliche per le vesti della donna, gradazioni più chiare e luminose di bianco ed azzurro per l’abito della bambina.
La scena assume una valenza evocativa, in cui la macchina, nascosta dalla nuvola di fumo diviene presenza-assenza, modificando i contorni e i colori del paesaggio urbano circostante. A destra sul muricciolo e dipinto un grappolo d’uva.
Questo lavoro risale agli anni chiave del manifestarsi dell’Impressionismo, movimento al quale il pittore non aderì mai ufficialmente, pur subendone il fascino, come in questo dipinto, in cui alleggerisce l’impasto dei colori, per approfondire il rapporto fra le figure e l’ambiente naturale, fissando la spontaneità e la mutevolezza degli atteggiamenti.

Eseguito a Parigi, nel giardino del pittore Hirsch, situato al1’incrocio fra la rue de Rome e la rue de Costantinople, Manet lo completo poi nei dettagli nel suo studio.

D Manet presento questo dipinto a1 Salon del 1874, dove ricevette un’accoglienza ostile. A difendere il lavoro fu solo Mallarmé che da quel momento divenne amico dell’artista. Il dipinto é appartenuto prima al baritono Faure, uno dei primi estimatori della pittura di Manet, e poi ad Horace Havemeyer, che fu uno dei più grandi collezionisti di opere del nostro artista in territorio statunitense; quest’ultimo nel 1956 legò l’opera alla National Gallery of Art di Washington.

 

Un ritratto di Victorine Meurent

 

La bambina raffigurata nel quadro é la figlia del pittore Hirsch, al quale Manet era legato d’amicizia. Entrambi frequentavano a quel tempo il pittore belga Alfred Stevens che, dopo un apprendistato nel paese natale, si era trasferito a Parigi accostandosi all’ ambiente degli Impressionisti.
Nella donna ritratta nel dipinto é possibile riconoscere Victorine Meurent, amica di Stevens, da poco ritornata in Francia, dopo una fuga d’amore in America. La donna si prestò come modella per altre opere di Manet: é la donna nuda ne Le déjeuner sur l’herbe, e Olympia.
Proprio in quest’ultimo dipinto Victorine porta al collo lo stesso collier nero.

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AUTORITRATTO (1879 circa)
Édouard Manet (1832-1883)
Collezione privata, New York
Olio su tela cm 83 x 67

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