BENEDETTO DA MAIANO

BENEDETTO DA MAIANO

Benedetto da Maiano, anche noto come Benedetto di Leonardo (Maiano, 1442 – Firenze, 24 maggio 1497), è stato uno scultore e capomastro italiano. È considerato uno dei principali maestri della scultura del primo Rinascimento fiorentino. Fu formato dal fratello maggiore Giuliano da Maiano, nella cui bottega iniziò la sua carriera. Fu influenzato, tra gli altri, da Antonio Rossellino e Desiderio da Settignano. Fu uno dei migliori scultori in marmo del suo tempo e la sua ultima opera fu un modello per l’opera scultorea di Michelangelo Buonarroti. Oltre al marmo, anche l’argilla era uno dei suoi materiali preferiti e la utilizzò anche per realizzare numerosi schizzi di modelli. Come capomastro, ebbe un ruolo chiave nella costruzione di Palazzo Strozzi a Firenze.

Benedetto da Maiano – Facciata di Palazzo Strozzi (disegno XIX secolo)

Benedetto da Maiano, architetto-scultore,  esordisce nell’intaglio insieme con il fratello Giuliano, e poi si approssima alla tendenza monumentale di Antonio Rossellino, precedendo la libera evoluzione delle forme cinquecentesche. Il busto di Pietro Mellini (Firenze, Museo Nazionale del Bargello, 1476) ritrae al vivo il vecchio calvo e grinzoso, con il naso grosso, la bocca sdentata e l’occhio diffidente, ma nell’Arca di San Savino (Faenza, Duomo, 1474-76) lo scultore esplica meglio le sue attitudini e le ricercatezze del comporre.

Busto di Filippo Strozzi (476 circa)
Benedetto da Maiano (1442–1497)
Museo del Louvre, Parigi (pd)

L’arco a pieno centro include il sarcofago arcaico, e la cornice si imposta su sei pilastrini decorati minuziosamente, fra i quali i bassorilievi con i fatti del martire sono condotti con franchezza e verità (L’apparizione dell’Angelo e La lapidazione). Nel pulpito di Santa Croce in Firenze il sapere dell’architetto eguaglia la maestria dello scultore; il parapetto, sostenuto da doppie mensole piegate con armonica eleganza, distingue fra le colonne in aggetto, che smussano gli spigoli, i cinque episodi della vita di San Francesco; e gli effetti pittorici sono ottenuti negli sfondi delle fabbriche tirate in prospettiva, nei piani rocciosi e negli avvolgimenti delle strade. In alcuni punti la maniera riesce trita o turgida, ma nelle Esequie del Santo, Benedetto è vivo, spirituale ed abilissimo in ogni artificio prospettico.

Esequie di San Francesco (1481 circa)
Benedetto da Maiano (1442–1497)
Santa Croce, Firenze

L’Annunciazione di un altare di marmo (Napoli, Chiesa di Monteoliveto) scopre qualche pesantezza nel rendere il ‘movimento e nel definire i volumi corporei, che sono ampi e sodi nei frammenti della Porta dell’Udienza di Palazzo Vecchio (Firenze, Museo Nazionale); principalmente nella mutila Giustizia, nell’animato e macero San Giovannino e nei Due putti della cimasa.

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