LE NOZZE DI PIERRETTE – Pablo Picasso

LE NOZZE DI PIERRETTE (1904)
Pablo Picasso (1881-1973)
Olio su tela cm 115 x 195
Collezione privata, Giappone

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Le nozze di Pierrette è considerata l’ultima opera del periodo blu (1901-1904). Durante questi anni Picasso scopre Parigi, dove è arrivato per la prima volta nel 1901, accompagnato dal pittore Casagemas, suo amico. Il periodo blu corrisponde a una fase difficile nella vita dell’artista, che soffre di solitudine dopo il suicidio dell’amico fraterno Casagemas. Egli vive in miseria; un autoritratto di questi anni mostra un giovane uomo pallido, magro e triste. Il poeta Max Jacob lo introduce nell’ambiente bohémien parigino, facendogli conoscere numerosi pittori e scrittori, tuttavia le opere di questo periodo rimangono improntate di malinconia. Forse Picasso si riconosce nell`universo dei saltimbanchi, come lui poveri ed errabondi, che popolano quasi ossessivamente i suoi lavori. La delicatezza a tratti manierista del disegno e delle figure distese, come anche le sottili sfumature dei toni freddi (essenzialmente blu, grigio e nero) donano a questi dipinti un incomparabile fascino nostalgico. Il soggetto di questa opera è il “matrimonio di convenienza”, trattato anche da Goya in un celebre quadro. La giovane e delicata Pierrette sposa il suo impresario; lo sposo è ricco, vecchio e brutto, l’abbigliamento borghese lo isola dal gruppo, nel quale occupa una posizione centrale, composto da personaggi che, tramite la loro giovinezza e la loro fragile bellezza, evocano l’universo di errabondi caro all’artista in questo periodo blu. Pierrette è rivolta verso Arlecchino, che le invia un bacio, e, sorpresa, si porta la mano alla bocca, mentre il marito fissa l’insolente. L’atmosfera carica d’angoscia di queste nozze tristi è resa dalle fredde tonalità e dalla livida luce. Il classicismo della composizione, che ordina i personaggi secondo un arco di cerchio purissimo, richiama le rappresentazioni tradizionali dell’Ultima Cena. Il formato, inusualmente ampio per Picasso (si ritrova in pochi altri casi, sempre per opere ad effetto come le Demoiselles o Guernica), accentua ulteriormente questa impressione.

Nel 1989 la tela venne messa all’asta contemporaneamente a Parigi e a Tokyo: le due sale furono collegate in video via satellite. Da quella data Le nozze di Pierrette ornano la parete di un museo privato giapponese.

 

Il periodo blu

Verso la fine del 1901 comincia per Picasso il periodo blu o “pittura bagnata”, come la definì Apollinaire, cioè la riduzione della tavolozza alle sole tonalità del blu. Questa scelta di una pittura quasi monocroma nasce dalla volontà di semplificare la tecnica impressionista, della quale si mantengono però i valori chiaroscurali. Oltre alla particolarità cromatica, caratterizza questo periodo l’interesse esclusivo per i valori umani, per tutta la popolazione di miseri e diseredati, della quale Picasso sentiva di far parte, trovandosi egli stesso in una difficile condizione economica. Gli ambulanti, gli storpi, le coppie affamate sono quindi ritratti con solidarietà e simpatia, ma anche con cupa tristezza, a significare un destino immutabile di miseria e di privazioni. Verso la fine del 1904, tuttavia, queste atmosfere intrise di angoscia si rasserenano e al mondo dei poveri si sostituisce quello dei saltimbanchi, dei funamboli, degli acrobati del circo, e la tavolozza si arricchisce di colori tenui e delicati: è 1”inizio del successivo periodo rosa.

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