GUERNICA – Pablo Picasso

 

Guernica di Pablo Picasso - ADO Analisi dell'operaGUERNICA (1937)
Pablo Picasso (1881-1973)
Centro de Arte Reina Sofia, Madrid
Olio su tela cm 349,3 x 776,6

.

 

Questo lavoro, uno dei più travagliati della carriera di Picasso, nacque a seguito del bombardamento dell’antica città basca di Guernica nel
1937. In una moltitudine di immagini, drammaticamente confuse, uomini e animali sono uniti, tutti vittime della stessa tragedia. Con il suo lacerante nitrito il cavallo si ribella alla sorte crudele. La caotica scena è illuminata sommariamente dalla lampada da soffitto e da una candela.
I colori sono il bianco, il nero e il grigio, questi imprimono alla scena la medesima impostazione formale della pagina di un quotidiano: non è escluso che Picasso abbia voluto alludere alla cronaca dei giornali del tempo che riferivano del massacro. Guernica è la cronaca che si trasforma in uno dei rari esempi di pittura di storia del nostro secolo. Ma in primo piano resta la reazione emotiva dell’artista toccato dalla tragedia che colpisce la sua patria, dalla sofferenza della guerra.
Procedure formali inedite rivelano citazioni dell’arte del passato: la figura femminile con le braccia tese verso l’alto che fugge dalla casa in fiamme, sulla destra della composizione, è desunta da quella con la medesima posa ne L’incendio del borgo, affresco di Raffaello nelle stanze vaticane; la dinamicità che avvolge tutta la composizione e la tensione dei personaggi prendono spunto da La strage degli Innocenti (Bologna, Pinacoteca Nazionale) di Guido Reni.
Nel variegato percorso artistico di Picasso quest’opera rappresenta il superamento della fase surrealista verso soluzioni formali ancora tutte da
esplorare.

Il grande dipinto, oggi conservato al Centro de Arte Reina Sofia di Madrid, fu commissionato a Picasso dal governo repubblicano spagnolo per decorare il padiglione allestito dagli architetti razionalisti Lacasa e Sert, per l’Esposizione Internazionale delle Arti e Tecniche di Parigi. Il tema fu scelto dall’artista poco tempo prima dell’inaugurazione della mostra, a seguito dello sgomento suscitato dal bombardamento di Guernica.
Nel 1982 il dipinto, fino a quel tempo conservato al Museum of Modern Art di New York, è ritornato in Spagna dopo quarant’anni di esilio.
Infatti Picasso aveva chiesto che la sua opera ritornasse in patria dopo la fine del franchismo.

 

Il bombardamento di Guernica

La situazione politica in Europa intorno agli anni ’30 del secolo scorso si presentava assai confusa e minacciosa. In Germania la grande crisi aveva consentito ad Hitler di emergere politicamente, tanto da divenire una grossa minaccia alla democrazia di tutto il vecchio
continente.
Il primo della lunga lista di avvenimenti luttuosi dovuti all’avvento del nazismo fu il bombardamento il 26 aprile 1937 della cittadina basca di Guernica ad opera dell’aviazione nazista che sosteneva la dittatura fascista del generale Franco. Il tragico avvenimento può essere letto come la prima manifestazione che da lì a poco avrebbe condotto l’Europa intera alla guerra. Il crudele eccidio non mancò di sollevare lo sdegno degli intellettuali che chiaramente lo interpretarono come una minaccia per la democrazia. A loro si affiancò anche Picasso, politicamente molto impegnato, che negli anni del soggiorno in patria appoggiò la politica della sinistra, e immediatamente dopo la fine del secondo conflitto si iscrisse al Partito Comunista Francese.

.

Pablo Picasso

.

VEDI ANCHE. . .