TRE FILOSOFI – GIORGIONE

TRE FILOSOFI (1508 circa)
GIORGIONE GIORGIONE (1477 circa – 1510)
Tela cm 123,3 x 144,5
Kunsthistorisches Museum, Vienna

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Tre uomini di età diversa compaiono sulla destra del quadro. Due di loro hanno carte e oggetti da studio. I tre personaggi, solenni nelle pose e nei panneggi, sono ben distinti fra loro sia per i caratteri fisionomici che per gli abiti dai colori accesi; verde e bianco per il giovane seduto, rosso per l’uomo di centro vestito all’orientale, giallo per il vecchio. Il paesaggio ha un ruolo preminente nel dipinto, caratterizzato da netti passaggi fra zone in luce e zone in ombra. La natura varia e rigogliosa circonda i suoi abitanti che sono in perfetto accordo con essa. La rappresentazione è unitaria grazie all’armonica distribuzione della luce.
L’opera è databile intorno al 1508 per le affinità stilistiche con il Festino degli dei firmato da Giovanni Bellini, maestro di Giorgione, datato 1514 ma iniziato almeno cinque anni prima.
Numerosissime sono state le interpretazioni proposte per il quadro di Vienna: si è ritenuto che esso rappresentasse effettivamente dei filosofi, oppure degli astronomi, i Re Magi, le tre età dell’uomo, l’allegoria della vita contemplativa, o, infine, tre aspetti dell’anima (celeste, spirituale e terrena).

Nel 1525 il veneziano Marcantonio Michiel vide il dipinto nella collezione di Taddeo Contarini a Venezia e la intitolò i Tre filosofi nel paese.
Presente nella collezione di Bartolomeo della Nave nel 1636, l’opera nel 1638 era nella collezione di Fielding Hamilton di Londra, nel l658 giunse in quella di Leopoldo Guglielmo a Bruxelles. In quest’ultima collezione la tela fu tagliata a sinistra di circa l7,5 centimetri, e venne copiata dal Teniers (Dublino, National Gallery of Ireland). Il quadro passò quindi al Kunsthistorisches Museum di Vienna con tutta la collezione di Leopoldo Guglielmo.
Dalle radiografie risultano alcune varianti nella composizione dovute al Giorgione stesso: l’uomo di destra aveva un diadema sul capo, quello di centro la pelle scura, il giovane seduto una berretta e la grotta era più evidente.

FESTINO DEGLI DEI (1509-1514 circa)
Giovanni Bellini (1427 o 1430 – 1516)
olio su tela cm 170,2 x 188
National Gallery, Washington

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