TRAMONTO – GIORGIONE

TRAMONTO (1508 circa)
GIORGIONE (1477 circa –1510)
National Gallery, Londra
Tela cm 91,5 x 73,3

.

Nell’ampio paesaggio del Tramonto, più maturo rispetto a quello della Tempesta del museo dell’Accademia di Venezia, s’inseriscono a destra il San Giorgio che lotta con il drago e a sinistra un uomo maturo, forse da identificare con il Buon Samaritano, che medica la gamba ad un giovane. Ancora oggi il significato iconografico del soggetto è oscuro, forse si tratta di San Rocco (l’uomo maturo) protettore della peste, di Sant’Antonio (il mostro che esce dall’acqua) e di San Giorgio che lotta contro il male rappresentato dal drago. Stilisticamente il quadro è vicino ai Tre Filosofi (1508) di Vienna.
Stessa è la maniera morbida di trattare la materia pittorica, il vivace gioco di ombre e la grande resa naturalistica. Giorgione e lontano dalla rigorosa costruzione prospettica quattrocentesca ed il senso lirico del suo paesaggio è molto vicino a quello delle testimonianze pittoriche di Leonardo nel nord Italia.
La tipologia del paesaggio del Tramonto di Giorgione è molto vicina ad Orfeo ed Euridice, quadro giovanile di Tiziano, ancora legato alla sua formazione giorgionesca. Ma se nel Maestro il paesaggio è puro sentimento. un sogno, in Tiziano c’è un forte senso della realtà. Il quadro di Bergamo e stato per secoli attribuito a Giorgione, mentre oggi si è più propensi a credere che sia una copia di Tiziano desunta da un originale perduto di Giorgione.

Il dipinto è stato ritrovato nel 1933 in condizioni rovinose da G. Lorenzetti, allora direttore del Museo Correr di Venezia. nei depositi di Villa Garzoni a Ponte Casale, in passato di proprietà dei Michel e poi dei Donà delle Rose. Sebbene fosse riconosciuto il suo valore artistico, negli anni ’40 viene dato il permesso di esportazione del quadro come “opera di imitazione o copia”.
Negli anni ’60 il quadro è acquistato da un collezionista privato inglese e, successivamente, passa alla National Gallery di Londra, dove si trova tutt’oggi. All’Albertina di Vienna è conservata un’incisione di G. Campagnola desunta dalla figura del giovane seduto che si fa medicare la gamba.

Orfeo ed Euridice (1508 circa)
Tiziano (1490–1576)
Accademia Carrara, Bergamo
Olio su tela cm 39 x 53

.

VEDI ANCHE . . .

LA PITTURA VENETA

IL MANIERISMO

GLI ARTISTI DEL MANIERISMO

VEDI ANCHE . . .

1 – GIORGIONE – Vita e opere

2 – GIORGIONE – Vita e opere

VENERE DORMIENTE – Giorgione e Tiziano

CONCERTO CAMPESTRE – Tiziano Vecellio … o GIORGIONE ?

PALA DI CASTELFRANCO – Giorgione

GIUDITTA CON LA TESTA DI OLOFERNE – Giorgione

TRE FILOSOFI – Giorgione

RITRATTO DI VECCHIA – Giorgione

RITRATTO DI GIOVANE DONNA (LAURA) – Giorgione

RITRATTO DI GIOVANE UOMO (Ritratto Giustiniani) – Giorgione

CRISTO PORTACROCE – Giorgione

TRAMONTO – Giorgione

LA TEMPESTA – Giorgione

MADONNA CHE LEGGE – Giorgione

ADORAZIONE DEI MAGI – Giorgione

VEDI ANCHE . . .

TINTORETTO – Vita e opere

ROSSO FIORENTINO – Vita e opere

PAOLO VERONESE – Vita e opere

UN GIRO IN GONDOLA CON PALLADIO

VITTORE CARPACCIO – Vita e opere

GIOVANNI BELLINI – Vita e opere

L’EREDITÀ DI GIOVANNI BELLINI

ANDREA MANTEGNA – Vita e opere

1 – TIZIANO VECELLIO – Vita e opere 

2 – TIZIANO VECELLIO – Vita e opere

.